Con Mercoledì delle Ceneri si intende il mercoledì che precede la prima domenica di Quaresima, un periodo liturgico fatto di penitenza, pentimento e digiuno. Quest’anno si celebra il 14 febbraio. Questo importante giorno cade ogni anno dopo il Martedì Grasso, al termine dei festeggiamenti per il Carnevale; viene celebrato quarantasei giorni prima di Pasqua e nasce dal rito che dava inizio al cammino di riflessione e penitenza dei fedeli, assolti dai propri peccati la mattina del giovedì Santo. Durante il Mercoledì delle Ceneri si celebra la pubblica penitenza al fine di ricordare l’inizio dei quaranta giorni passati da Gesù nel deserto, trascorsi a meditare e a digiunare, mentre il diavolo lo tentava continuamente, approfittando della sua vulnerabilità. L’astinenza costituisce la base di questo periodo, ma, a causa delle possibili conseguenze negative sulla salute, in particolar modo nei bambini, bisogna porre particolare attenzione al modo in cui viene fatta.



I ritmi veloci e frenetici della vita attuale, infatti, sono in netto contrasto con un periodo liturgico nato con l’intento di pregare, meditare e digiunare, ma non per questo bisogna rinunciarci. Il digiuno è sempre stato particolarmente importante non solo per i cristiani, ma anche per le altre religioni: i musulmani ad esempio celebrano il Ramadan e gli ebrei il kippur. Fin dall’antichità la rinuncia al cibo viene vista come un modo per liberare la mente e lo spirito e, se fatta nel modo appropriato, apporta anche numerosi benefici alla salute. Ridurre i pasti ad uno al giorno più uno spuntino ed astenersi dal consumo di carne sono un ottimo modo per rispettare la sacralità di questo periodo, senza però dimenticarsi del perchè è nata questa tradizione e del motivo per cui lo si sta facendo.



Mercoledì delle ceneri, perché viene chiamato così?

Ma perché viene chiamato Mercoledì delle Ceneri? La teologia biblica riporta un duplice significato dell’uso delle ceneri: Per prima cosa sono segno della fragile e debole condizione dell’essere umano: in molti passi della Bibbia viene evidenziata la condizione precaria dell’uomo, simboleggiata proprio dalla cenere. La cenere però è anche un segno esterno di colui che decide di pentirsi del proprio essere malvagio, decidendo di dare una svolta alla propria esistenza, pentendosi e iniziando un nuovo cammino verso il Signore.



La parola “ceneri” viene così utilizzata per richiamare il rito liturgico del primo giorno di Quaresima, durante il quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta, ricavata, secondo la tradizione, bruciando rami di ulivo benedetti il giorno della Domenica delle Palme dell’anno precedente sulla fronte dei credenti, al fine di far ricordare loro la caducità della vita terrena. Il celebrante pronuncia anche frasi di ammonimento con lo scopo di spronare i fedeli all’impegno di penitenza durante il periodo della Quaresima. In ogni caso il Mercoledì delle Ceneri, così come la Quaresima, non è imposto dalla Bibbia e sono i credenti a scegliere cosa fare. Questo importante giorno viene rispettato dalla maggior parte dei cattolici, dagli ortodossi e da alcuni protestanti. Nella Chiesa cattolica bisogna distinguere il rito romano da quello ambrosiano: a differenza del Rito Romano, in quello ambrosiano non c’è il rito del Mercoledì delle Ceneri; la tradizione ambrosiana fa iniziare il periodo quaresimale con la prima domenica di Quaresima.