Il Carnevale va in soffitta, torna la Quaresima che prepara i cristiani di tutto il mondo alla Pasqua del Signore: il Mercoledì delle Ceneri, sebbene vissuto nel periodo assai delicato del Coronavirus, rappresenta un momento fondamentale nella vita religiosa perché pone l’attenzione alla estrema caducità della vita e inizia a preparare, con sacrifici e preghiere, il periodo di 40 giorni che anticipa la Passione e Resurrezione del Signore. Ieri con il Martedì “Grasso” era l’ultima occasione per consumare cibi “prelibati”, mentre da oggi inizia la fase di digiuno figurati che prepara al cammino spirituale verso la Pasqua. Questa mattina in Udienza Generale, Papa Francesco ha voluto introdurre così il Mercoledì delle Ceneri (che si concluderà con il rito oggi pomeriggio nella Basilica di Santa Sabina): «Viviamo in un ambiente inquinato da troppa violenza verbale, da tante parole offensive e nocive, che la rete amplifica. Oggi si insulta come se si dicesse ‘buona giornata’. Siamo sommersi di parole vuote, di pubblicità, di messaggi subdoli. Ci siamo abituati a sentire di tutto su tutti e rischiamo di scivolare in una mondanità che ci atrofizza il cuore». (agg. di Niccolò Magnani)



IL RITO “POLVERE RITORNERAI”

La Chiesa Cattolica celebra oggi il mercoledì delle ceneri 2020, il giorno che segna l’inizio della Quaresima di Pasqua (i giorni totali sono 46, ma diventano 40 se si escludono le domeniche). Il rito è celebrato anche dagli ortodossi, nonché da alcune minoranze di protestanti, e durante la messa di oggi il sacerdote cospargerà con appunto delle ceneri i fedeli. C’è comunque da fare un distinguo fra il rito Romano e quello Ambrosiano. Nel primo caso, infatti, l’inizio del periodo quaresimale cade appunto quest’oggi, mentre nel secondo caso inizierà domenica prossima, con appunto la prima domenica di Quaresima e il rito delle Ceneri. Sono numerose le frasi che ricordano questo famoso rito, come ad esempio la citazione di Don Dino Pirri, noto sacerdote marchigiano, che un giorno disse: “Le Ceneri dicono che sono ferito dal peccato. E perdonato. Segnato dal limite. E salvato”. Così invece il premio nobel per la letteratura, T.S. Eliot: “Mercoledì delle ceneri: Il tempo giusto e il luogo giusto non sono qui. Non v’è luogo di grazia per coloro che evitano il volto. Non v’è tempo di gioire per coloro che passano in mezzo al rumore e negano la voce”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Mercoledì delle ceneri 2020, tradizioni e origini

Il mercoledì delle Ceneri si festeggia il 26 di febbraio e segna l’inizio della Quaresima ossia il periodo prima di Pasqua. In questo giorno la Chiesa richiede l’astinenza dal consumo di carne e il digiuno e lo stesso vale per ogni venerdì di Quaresima. Il digiuno rappresenta un modo del cristiano per rendersi disponibile a ricevere lo Spirito Santo rinunciando ad altri tipi di piaceri e soddisfazioni. Questa celebrazione ha origine dal concetto di penitenza ossia il percorso che i fedeli dovevano seguire per essere assolti da tutti i peccati la mattina del Giovedì Santo. Il momento più caratteristico di questo rito è il cospargimento di un po’ di cenere benedetta sul capo dei fedeli. Secondo la tradizione queste Ceneri vengono ricavate dalla bruciatura di rametti di palme o di ulivi benedetti in occasione della Domenica delle Palme l’anno prima. Con l’atto di spargere le Ceneri sul capo si manifesta lo spirito di preghiera in comune, il senso di cristianità e la conversione al Signore.



Mercoledì delle Ceneri 2020, la resurrezione di Gesù

Il rito del mercoledì delle Ceneri riporta alla resurrezione di Gesù e alla sua morte infatti le Ceneri rappresentano lo stato in cui tornare alla fine della vita. Un altro importante di questa celebrazione è l’uso del colore viola nei paramenti sacri oltre al fatto che durante questo periodo viene recitato l’alleluja e non il gloria. Il rito dell’impostazione delle Ceneri sostituisce l’atto penitenziale della messa e può essere compiuto anche senza la messa rispettando determinati passaggi: canto d’ingresso, colletta, lettura, omelia, imposizione delle Ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne e congedo. Le Ceneri possono essere imposte in ogni celebrazione eucaristica del mercoledì ma è comunque necessaria la scelta di un giorno predominante in cui risulta in modo più evidente la volontà di intraprendere il cammino della penitenza. Oggi è difficile indurre i fedeli a rinunce ma molti dimostrano ancora un rigoroso rispetto verso questo rito. In questo giorno vengono avviate le celebrazioni del mercoledì delle Ceneri in tutte le parrocchie e i fedeli si riuniscono molteplici per assistere e partecipare a questo rito preparatorio della Pasqua.

Gli altri Beati di oggi

Il 26 di febbraio si ricordano il vescovo di Bologna San Faustiniano, la fondatrice delle Figlie di Maria Santa Paola di San Giuseppe di Calasanzio, il vescovo San Porfirio di Gaza, l’eremita San Vittore, il vescovo Sant’Agricola di Nevers, il patriarca Sant’Alessandro di Alessandria e il vescovo Sant’Andrea di Firenze. I beati commemorativa in questo giorno sono il martire Beato Roberto Drury e Beata Pietà della Croce Ortiz Real.