DIRETTA VIDEO STREAMING SANTA MESSA DEL MERCOLEDÌ DELLE CENERI CON PAPA FRANCESCO

Oggi 22 febbraio, con il tradizionale Mercoledì delle Ceneri, Inizia ufficialmente la Santa Quaresima per tutti i cattolici di rito romano (per gli ambrosiani invece la Quaresima inizia ufficialmente domenica 26 marzo, ndr), il lungo periodo di attesa e preparazione verso la Pasqua del Signore. Dopo due anni di stop forzati dovuti alla pandemia prima e alle difficoltà per problemi fisici lo scorso anno, torna la tradizionale processione dell’Aventino a Roma presieduta da Papa Francesco. Appuntamento oggi alle 16.30 con la Statio presso la Chiesa di Sant’Anselmo, cui seguirà la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina dove il Papa alle ore 17 presiederà la Santa Messa con la benedizione e imposizione delle ceneri.



Come sempre sarà possibile seguire la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri in diretta video streaming sulla pagina Facebook di Vatican News e sul canale YouTube dell’emittente vaticana (link integrale qui a fondo pagina, ndr), a partire dalle 16.30 con la prima parte della celebrazioni, con l’intera processione e poi con la S. Messa e l’imposizione delle ceneri conclusiva. Va ricordato come lo scorso anno, a causa di un’acuta gonalgia, Papa Francesco era stato tenuto a riposo e aveva dunque solo presieduto l’Udienza Generale del mercoledì (tenutasi regolarmente anche quest’anno, stamane alle ore ore 9.30) lasciando invece al Cardinale Pietro Parolin l’incombenza della Santa Messa, leggendo l’omelia da Bergoglio preparata. Nel 2020 e 2021 invece lo stop fu forzato per la pandemia con nessuna processione e solo una Santa Messa per il Mercoledì delle Ceneri con pubblico ristretto.



QUARESIMA, CHE COS’È IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI

Da tradizione, il Mercoledì delle Ceneri è quel momento in cui la Chiesa fissa l’inizio della Quaresima: in questo giorno tutti i cattolici sono tenuti a far penitenza e a osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni. Va ricordato come proprio da questa tradizione deriva il nome di “carnevale”, letteralmente “carnem levare” dal latino, ovvero “eliminare la carne”. Le ceneri imposte al termine della Santa Messa di oggi 22 febbraio richiamano il rito liturgico dove il celebrante sparge un po’ di cenere benedetta sul capo dei fedeli, ricavata – secondo tradizione – dai rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente.



Sono due le locuzioni che il sacerdote/vescovo pronuncia al momento delle ceneri imposte: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai»; ma anche «Convertitevi e credete al Vangelo». È praticato dai fedeli cristiani fin dalle origini, seguendo l’esempio di Gesù, il digiuno e la preghiera tanto oggi quanto nel resto della Quaresima (solitamente ogni venerdì, ndr): si tratta di una forma penitenziale in vista della Pasqua del Signore. Tanto l’anno scorso quanto in questo 2023, la Chiesa di Papa Francesco invita ognuno al Mercoledì delle Ceneri alla riflessione e digiuno per far fermare la guerra in Ucraina iniziata lo scoro 24 febbraio 2022. Il digiuno è proposto dalla Chiesa Cattolica a tutti i maggiorenni fino al 60esimo anno d’età: consiste non tanto in un digiuno di 24 ore, bensì un solo pasto al giorno e che sia senza carne.

L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO DELL’ANNO SCORSO E IL MESSAGGIO QUARESIMA 2023

«In questo giorno, che apre il tempo di Quaresima, il Signore ci dice: “State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 6,1). Può sorprendere, ma nel Vangelo di oggi la parola che ricorre più volte è ricompensa (cfr vv 1.2.5.16)»: iniziava così l’omelia scritta da Papa Francesco per la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri dello scorso anno, letta dal Cardinale Parolin presso la Basilica di Santa Sabina. In attesa della celebrazione di oggi, ripercorriamo in pochi passaggi il fulcro del messaggio scelto dal Santo Padre per il precedente Mercoledì delle Ceneri: «Preghiera, carità e digiuno non sono medicine solo per noi, ma per tutti, perché possono cambiare la storia. Prima di tutto perché chi ne prova gli effetti, quasi senza accorgersene, li trasmette anche agli altri; e soprattutto perché la preghiera, la carità e il digiuno sono le vie principali che permettono a Dio di intervenire nella vita nostra e del mondo. Sono le armi dello spirito, ed è con esse che, in questa giornata di preghiera e di digiuno per l’Ucraina, imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a raggiungere e a costruire. O Signore, Tu che vedi nel segreto e ci ricompensi al di là di ogni nostra attesa, ascolta la preghiera di quanti confidano in Te, soprattutto dei più umili, dei più provati, di coloro che soffrono e fuggono sotto il frastuono delle armi. Rimetti nei cuori la pace, ridona ai nostri giorni la tua pace».

Nel Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2023 – intitolato “Ascesi quaresimale, itinerario sinodale” – il Pontefice si è soffermato sull’impegno richiesto all’uomo, animato dalla Grazia, per «superare le nostre mancanze di fede e le resistenze a seguire Gesù sul cammino della croce. Proprio come ciò di cui aveva bisogno Pietro e gli altri discepoli. Per approfondire la nostra conoscenza del Maestro, per comprendere e accogliere fino in fondo il mistero della salvezza divina, realizzata nel dono totale di sé per amore, bisogna lasciarsi condurre da Lui in disparte e in alto, distaccandosi dalle mediocrità e dalle vanità. Bisogna mettersi in cammino, un cammino in salita, che richiede sforzo, sacrificio e concentrazione, come una escursione in montagna. Questi requisiti sono importanti anche per il cammino sinodale che, come Chiesa, ci siamo impegnati a realizzare. Ci farà bene riflettere su questa relazione che esiste tra l’ascesi quaresimale e l’esperienza sinodale». Come invito alla cristianità, Papa Francesco per la Quaresima 2023 chiede l’intercessione dello Spirito Santo che «ci animi in questa Quaresima nell’ascesa con Gesù, per fare esperienza del suo splendore divino e così, rafforzati nella fede, proseguire insieme il cammino con Lui, gloria del suo popolo e luce delle genti».

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