Angela Merkel

, cancelliera tedesca, è intervenuta questa mattina in Parlamento per commentare le misure adottate per contrastare la pandemia da Coronavirus in atto e chiederne altre ancora più restrittive. Anche la Germania si trova attualmente nel pieno della “seconda ondata”, basti pensare che ieri ha raggiunto il primo record di morti in un solo giorno: 590 (con quasi 21mila nuovi casi positivi). Un numero che ha particolarmente scosso la Merkel la quale si è resa protagonista di un appassionato e toccante discorso già definito il “più emozionale della sua carriera”. La cancelliera si è rivolta al popolo tedesco chiedendo una maggiore responsabilità e la riduzione dei contatti soprattutto in vista del Natale o in caso contrario “la pandemia sarà nuovamente fuori controllo”. Nel suo intervento al Bundestag, ha rammentato Corriere della Sera, la Merkel ha sposato in pieno l’appello rivolto al governo dall’Accademia nazionale di scienze Leopoldiana che aveva chiesto maggiori restrizioni nel periodo pre e post natalizio tra cui la chiusura delle scuole dal 14 dicembre e la riduzione dei contatti sociali nelle due settimane di feste.



MERKEL E L’APPASSIONATO DISCORSO SUL NATALE

La Merkel ha spiegato di avere intenzione di discutere con i governatori federali dei länder al fine di approvare il prima possibile le nuove restrizioni nell’intero Paese. Pur riconoscendo quanto sia difficile tutto ciò, la cancelliera ha commentato: “Mi dispiace, mi dispiace dal profondo del mio cuore, ma se il prezzo che dobbiamo pagare è avere 590 morti al giorno, allora non è accettabile. E se gli scienziati ci stanno praticamente implorando di ridurre i contatti per una settimana, prima di poter rivedere i nonni e le persone anziane a Natale, allora forse dobbiamo valutare bene se non sia il caso di anticipare l’inizio delle vacanze scolastiche al 16 invece che al 19 dicembre”. Angela Merkel, nel corso del suo toccante discorso ha ribadito come quello che stiamo vivendo sia a tutti gli effetti un “evento epocale” rispetto al quale non è possibile compiere errori grossolani come non trovare una soluzione rispetto a tre giorni ed ha puntato sulla didattica digitale come alternativa. In merito ha proseguito: “Non è la mia area di competenza e non voglio interferire. Ma voglio dire che se ci saranno troppi contatti adesso, nel periodo che precede Natale, e dovesse finire che questo sarà l’ultimo Natale che passeremo con i nostri nonni, allora avremmo fatto qualcosa di sbagliato. E non lo possiamo permettere”. Quindi ha auspicato nel “comportamento responsabile di ogni singolo individuo e la disponibilità a collaborare”.



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