Ribadisce l’alto allarme covid la cancelliera uscente della Germania, Angela Merkel. Secondo quanto specificato dalla stessa, le misure attualmente in vigore nella nazione tedesca non sono sufficienti al contenimento della pandemia, tenendo conto che nelle ultime 24 ore il dato ha superato quota 50.000 nuovi contagiati con l’aggiunta di 307 morti.



“Abbiamo una situazione altamente drammatica. Ciò che è in vigore attualmente, non basta”, sono le parole della Merkel, citata, come scrive il sito dell’Adnkronos, da alcuni partecipanti alle consultazioni interne ai vertici della Cdu, a cui la stessa Cancelliera in uscita ha partecipato in collegamento video. “Abbiamo una situazione – ha proseguito – che andrà oltre ciò che abbiamo avuto finora. La vaccinazione è importante e giusta ma non aiuta a fermare la diffusione se non su un più lungo periodo”.



COVID GERMANIA, MERKEL MOLTO PREOCCUPATA, LE FA ECO GERNOT MARX

Le ha fatto eco Gernot Marx, presidente dell’Associazione Interdisciplinaria di Medicina Intensiva e di Emergenza in Germania (Divi), che ha spiegato: “La situazione del Coronavirus è molto preoccupante e non è sotto controllo al momento”, invitando la classe politica a prepararsi alla possibilità che il virus possa sfuggire letteralmente al controllo, con tutto ciò che ne consegue. Al momento a preoccupare in particolare in Germania è la situazione ospedaliera, visto che vi sono ben 3.670 tedeschi ricoverati in terapia intensiva a seguito dell’infezione da covid, e di questi, ben 1.200 sono stati ricoverati una settimana fa.



A preoccupare maggiormente è la situazione di alcuni regioni, i cosiddetti land, come la Baviera, la Turingia e la Sassonia, dove le unità di terapia intensiva sono sovraccarico e ciò ha comportato il rinvio di altri interventi sanitari in precedenza programmati. Secondo Marx, se le ultime norme approvate non dovessero dare i frutti sperati, entro il 9 dicembre si dovrà ricorrere ad un nuovo inasprimento: per quella data è prevista una nuova riunione fra tutti i governatori tedeschi.