Il Mes non solo può essere utile all’Italia per uscire dalla crisi sanitaria del Covid-19 ma può essere addirittura conveniente: è questa la tesi suffragata da numeri e calcoli che emerge dall’interessante articolo di Giuditta Marvelli sul Corriere della Sera di oggi. Al di là dello scontro ideologico pro-anti Europa e in attesa di capire quali siano le vere condizionalità dietro al Fondo Salva-Stati, vi è un calcolo meramente matematico che invita quantomeno alla riflessione su cosa può portare al nostro Paese l’adesione al prestito con tasso 0,13% previsto dall’ultima versione del Mes.
Quanto costa il prestito per l’Italia? Ecco che la domanda delle domande viene oggi analizzata dal Corriere a partire dal tasso previsto di prestito per chi richiederà l’adesione al Mes nei prossimi mesi: «Mes costerebbe su scadenze decennali lo 0,13% e quindi circa 13 milioni di euro di interesse l’anno ogni 10 miliardi di euro, per i paesi della UE intenzionati ad aderire», spiega la Maravelli in merito calcolo effettuato con le attuali condizioni. «I Paesi virtuosi, quelli con un merito di credito più elevato addirittura incasserebbero invece di pagare. Nella stagione dei tassi negativi — che non accenna a finire e a cui la pandemia potrebbe aver allungato la vita — i più affidabili sono pagati dal mercato per piazzare i loro bond»: all’Italia e alla Spagna (ma anche al Portogallo e alla Grecia) dunque conviene, per Germania, Olanda, Austria, Belgio e Francia invece non avrebbero alcuna convenienza a richiedere il Mes.
LE CONVENIENZE DEL MES
I Paesi “virtuosi” dovrebbero chiedere soldi ai contribuenti, 13 milioni ogni 10 miliardi, «mentre per loro è sufficiente collocare i titoli di Stato per guadagnare. La Germania incassa ben 43 milioni ogni 10 miliardi raccolti, l’Olanda 29, il Belgio quasi 14, la Francia 12», continua il Corriere della Sera. Ogni 10 miliardi di finanziamento sul mercato il Tesoro dovrebbe sborsare 122 milioni di euro, mentre con il Mes ne risparmia ben 109 pagandone solo 13 effettivi: a ragion veduta, un risparmio netto per le casse dello Stato e per gli stessi contribuenti. «Se tu prendi 37 miliardi di euro in prestito li paghi poi con lo 0,13% di interesse, quindi ci costa 13 milioni di euro a noi italiani: ogni 10 miliardi di finanziamento noi ne pagheremmo 13 milioni, dunque assai conveniente», così interviene Nicola Porro nella sua consueta rassegna stampa quotidiana, la “Zuppa di Porro”, lodando l’intervento tecnico dell’articolo di Giuditta Marvelli.
«Perché Olanda e Germania non hanno bisogno?», si chiede ancora Porro lasciando poi rispondere lo stesso articolo del Corriere, «Semplice, hanno tassi di interesse sono inferiori allo 0,13%, sono negativi: la Germania per ottenere 10 miliardi di euro viene pagata, ma per l’Italia questo accade e dunque è più conveniente per noi avere il prestito del Mes». Secondo il giornalista liberale de Il Giornale, abbiamo un risparmio di 4 miliardi sui 37 totali del Mes all’Italia: «si può cambiare idea ma i numeri sono importanti e bisogna tenerne conto. Non sputerei prestiti a tassi 0,13%».