Mes, è stato raggiunto l’accordo all’Eurogruppo
: il fondo salva-Stati sarà attivato per finanziare la spesa sanitaria anti-coronavirus. Ma cosa prevede il testo (clicca qui)? La risoluzione prevede che ogni Stato Ue possa spendere fino al 2 per cento del Pil per finanziare la lotta contro l’epidemia, ottenendo dei finanziamenti a tasso agevolato con durata fino a 10 anni. Ma non solo: nessuna condizionalità da parte del Mes per l’erogazione dei prestiti, uno scenario totalmente diverso rispetto a quello registrato con la Grecia. L’unica condizionalità è che le spese siano destinate a ospedali e rete sanitaria.
Prestiti dunque al via dal 1° giugno 2020: per l’Italia a disposizione di 36 miliardi di euro. Come evidenziato da Il Sole 24 ore, il costo del prestito Mes sarà marginale: la struttura delle condizioni finanziarie dei prestiti «consisterà in un tasso di base e in una commissione di impegno, che rifletta il livello del costo del finanziamento del Mes, nonché le commissioni per coprire i costi operativi e un margine adeguato». Soddisfatto il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno: «Tutti i paesi dell’area dell’euro saranno in grado di trarre il 2% del loro pil in prestiti a condizioni molto favorevoli e scadenze lunghe. Ciò coprirà i loro costi sanitari diretti e indiretti, che si sono gonfiati».
MES, COSA PREVEDE ACCORDO EUROGRUPPO?
Non sono tardate ad arrivare le prese di posizione sul Mes dai principali esponenti politici, netta la posizione del segretario Pd, Nicola Zingaretti: «Continua il negoziato in Europa. Oggi un altro passo avanti, sarà possibile utilizzare il MES senza condizionalità per gli investimenti in sanità. Una grande opportunità per l’Italia: 37 miliardi di euro per ospedali, assunzione di medici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamo un grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare la vita delle persone».
Assolutamente insoddisfatto il leader della Lega, Matteo Salvini, che continua ad invocare un no al fondo salva-Stati: «Il MES non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia. La Lega (insieme a tanti economisti italiani) continua a ritenere quella del MES una strada pericolosa e priva di certezze, mentre l’emissione straordinaria di Buoni del Tesoro “Orgoglio Italiano” (garantiti come dovuto dalla BCE) per un importo anche maggiore non avrebbe per l’Italia nessun rischio né condizione».