Continua il dibattito in Italia sul Mes e attenzione alle scintille in casa M5s. Come ormai ben sappiamo, i grillini sono assolutamente contrari al fondo salva-Stati, posizione non condivisa dal premier Giuseppe Conte. Il giurista, infatti, si è detto disponibile ad accedere allo strumento, ma senza sorveglianza e senza condizionalità. A gettare benzina sul fuoco è stato il leader politico pentastellato, Vito Crimi, che ai microfoni di Radio Capital ha tenuto ad evidenziare: «Ancora nessuno ci ha dimostrato che sia senza condizionalità: il vero strumento è il Recovery Fund. Se passa, probabilmente del Mes non abbiamo bisogno». Sul fondo salva-Stati ha poi aggiunto: «Ci riconfronteremo quando avremo il documento approvato, lì ci sarà un dibattito pubblico».



MES, CRIMI SBUGIARDA CONTE: TENSIONE M5S

Assolutamente no al Mes, sì al Recovery Fund: Vito Crimi ha le idee chiare sul da farsi, ma in molti stanno mettendo in risalto la frattura sempre più netta tra il Movimento 5 Stelle ed il “suo” presidente del Consiglio. Ad elogiare il fondo salva-Stati ci ha pensato un esponente Pd doc come Paolo Gentiloni, oggi commissario Ue agli Affari Economici: «Ho l’impressione che dietro questa discussione ci sia qualcosa di più importante, come atteggiamenti anti-europei che non condividi. I Paesi che volessero attivare queste linee di credito speciali, vantaggiose per i Paesi che hanno tassi di interesse più alti di quelli offerti dal Mes, risparmierebbero 1 miliardo l’anno, dunque 6-7 miliardi. L’unica condizione è che devono spendere questi quattrini per le spese sanitarie. Rischio Troika? Non ci sarà la Troika, mi dispiace se qualcuno sperava per curiosità ma non ci sarà», le sue parole a Piazzapulita.

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