Il Mes agita la maggioranza ma (non da oggi) anche l’opposizione: dopo il “rimprovero” a distanza di Angela Merkel al Premier Conte e l’immediata (stizzita) risposta del Capo del Governo («decide l’Italia sull’adesione agli aiuti europei, non la Germania») il tema del fondo Salva-Stati è sempre più dirimente: oggi è però Forza Italia a smuovere le acque con una “minaccia” politica molto seria emessa in una nota dalla presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini, ma dal chiaro “mandante” Silvio Berlusconi. «Il premier non ha ancora fissato la data per l’annunciato incontro con l’opposizione e chissà se mai lo farà. Ma a luglio in Parlamento dovrà presentarsi sia per il nuovo scostamento di bilancio – sul quale evidentemente non ha intenzione di confrontarsi con noi – sia per le comunicazioni prima del Consiglio europeo», premette la senatrice azzurra salvo poi sganciare la “bomba politica” di giornata.



«Ecco: se sono vere le indiscrezioni di stampa secondo cui la risoluzione di maggioranza non conterrà alcun riferimento al Mes, per non irritare l’M5s e rinviare tutto a settembre, noi lo riterremmo un atto di totale irresponsabilità di fronte al quale Forza Italia sarebbe costretta a modificare il suo atteggiamento di collaborazione istituzionale con un governo che rema palesemente contro l’interesse nazionale. Per essere più chiara: in una situazione del genere, non voteremmo lo scostamento di bilancio», conclude la Bernini giudicando ben a rischio quella “collaborazione” che in molti nei giorni scorsi avevano letto come un possibile “messaggio” per un futuro prossimo di Governo “Ursula” con Pd, M5s e Renzi.



CAOS CDX (E GOVERNO) SUL MES

Intervenendo a “In mezz’ora in più” il leader della Lega Matteo Salvini invece ribadisce la contrarietà alla posizione di Forza Italia spiegando che sul Mes la pensa più come parte dei grillini che non come Berlusconi: «Al governo ci torniamo il prima possibile. Il Mes? Lo fermiamo. Quelli del Mes sono i soldi del Monopoli. Quando giocavo da ragazzino ero ricchissimo, costruivo un sacco di alberghi, sono arrivato a 47 anni ma gli alberghi non li ho». Replica a distanza l’altra capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, a Sky Tg24: «se le risorse del Mes ci sono, sono convenienti e senza condizioni, è un peccato non usarle. Noi abbiamo una posizione di buon senso, queste risorse vanno usate per prepararci nell’ipotesi, che ci auguriamo non accada mai, di una seconda ondata del virus, la verità è che Conte se la prende con la Merkel, ma le divisioni sono tutte interne alla maggioranza».



Il Mes come pomo della discordia prosegue poi all’interno del Governo con il calendario ancora non stabilito né sul Fondo Salva-Stati né tantomeno sulla richiesta di Recovery Fund e sulla presentazione del piano di rilancio promesso ormai l’ultimo giorno degli Stati generali da Villa Doria: «non prenderlo è demenziale – scrive su Facebook il presidente della Toscana Enrico Rossi – o anche peggio e che il Pd deve farne una questione decisiva nella maggioranza perché per i 36 miliardi europei, a zero interessi da restituire in 10 anni, non ci sono condizioni, se non l’impiego per spese dirette o indirette derivanti dalla pandemia; quindi per la sanità, la scuola, la mobilità pubblica, la sicurezza nei luoghi di lavoro».