Dal M5s arrivano segnali di apertura al Mes. Sono diversi gli esponenti che si schierano a favore del fondo da usare per il servizio sanitario nazionale. Dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a Roberta Lombardi, capogruppo M5s della Regione Lazio, per citare quelli delle ultime ore. «Troveremo una sintesi con il Pd. I fondi vanno usati guardando al complesso degli strumenti europei che ci possono essere d’aiuto», ha dichiarato Francesca Galizia, deputata M5s e capogruppo in commissione Politiche europee, a Repubblica. I 37 miliardi del Mes possono essere utili, dunque, considerando lo tsunami del coronavirus. «Il Mes da solo non è risolutivo, ma non bisogna dire no a prescindere o fermarsi su posizioni dogmatiche», ha aggiunto nell’intervista. E ha rivelato che il premier Giuseppe Conte sta trattando «per assicurarsi che non ci siano vincoli capestro». Ma per Galizia è importante che il ministro della Salute Roberto Speranza produca «un progetto di alto livello sul potenziamento della sanità pubblica territoriale».
GALIZIA (M5S) “MES? NON LO ESCLUDIAMO”
Il punto sul Mes è semplice per Francesca Galizia: i fondi Ue vanno spesi bene. Intanto Movimento 5 Stelle e Partito democratico raggiungeranno una sintesi: «La questione dello stigma del Mes è una bufala». La deputata M5s ha spiegato che c’è stato sul Mes un confronto in tal senso con Cottarelli: «Ci ha confermato che per un Paese indebitato come il nostro lo stigma è relativo». Nell’intervista rilasciata a Repubblica ha smentito che non c’è rischio spaccatura nel Movimento 5 Stelle: «Al momento no. Come gruppo parlamentare siamo molto compatti, stiamo lavorando bene sui decreti». Neppure l’ipotesi di una Lista Conte preoccupa il M5s, nonostante sia data al 14,3 per cento contro il 9,7 per cento di M5s, secondo un sondaggio di YouTrend per Sky. «La lista Conte mangerebbe non solo i nostri consensi ma quelli di molte altre forze politiche. Non mi dispiace che il premier abbia tutto questo credito, del resto è una nostra figura. Ma l’idea che scenda in campo con un suo partito è fantapolitica», ha concluso Galizia.