Lo aveva annunciato già dopo l’intervento del Premier Conte in Parlamento sull’informativa del Mes, oggi Giorgia Meloni rende in piazza a Bruxelles davanti al Consiglio Ue per protestare proprio contro la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, altrimenti noto come il fondo Salva-Stati. Mentre tra Salvini e Governo non si placa la polemica sulla trattativa, per ora semplicemente rinviata a marzo, tra Ue e Ministro dell’Economia, Giorgia Meloni rilancia l’impegno del Centrodestra unito per fermare la riforma voluta da Francia e Germania che, secondo la leader FdI, rischia di essere un «Salva Banche più che un Salva Stati». Nell’intervista odierna a La Stampa, la Meloni anticipa i temi della protesta oggi davanti al Consiglio Europeo dove si discuterà anche di Mes: «presentiamo una risoluzione parlamentare che impegni il Governo a non sottoscrivere la riforma del Mes», è l’appello lanciato dalla leader di FdI agli alleati Salvini e Berlusconi. L’ appuntamento è previsto già per mercoledì prossimo al Senato quando la maggioranza giallo-rossa presenterà in Aula la sua risoluzione a favore del meccanismo salva-Stati, dopo l’accordo “mediato” dal Ministro Gualtieri: «È vero o non è vero che con la riforma il Mes diventa sempre più un fondo salva-banche, e che le banche oggi più in difficoltà sono quelle tedesche, le più esposte sui derivati? È vero o no che chi accede a fondo potrebbe essere costretto a ristrutturare il suo debito? È vero o no che questa ipotesi potrebbe rendere meno appetibili i titoli di Stato italiani? Ecco, domani (oggi, ndr) sarò a Bruxelles con tutti i parlamentari di Fdi per dire che non siamo disposti a farci prendere in giro».



LA PROTESTA DI GIORGIA MELONI: “M5F FIRMI CON NOI LO STOP AL MES”

Il Centrodestra spinge ancora sul piede della polemica contro Conte e il Governo giallorosso, reo di aver «tradito» il popolo italiano secondo Giorgia Meloni: «io studio le carte e so quel dico, ma il premier dovrebbe stupirsi di quel signore che aveva accanto, Di Maio: anche lui ha sollevato molti dubbi sul Mes. Voglio ricordare che i 5 Stelle nel loro programma elettorale del 2018 sostenevano il superamento del fondo salva-Stati, quello originario. Ora invece stanno votando la riforma del Mes». Fratelli d’Italia chiede ufficialmente al M5s di non votare la risoluzione del Governo bensì di appoggiare quella del Centrodestra: la Meloni ci crede e rilancia «Confido che molti grillini la votino. Spero che ci sia ancora qualcuno nei 5 Stelle disponibile a non svendere tutto quello che ha detto per anni e si ribelli». Inevitabile però la domanda de La Stampa sull’eventuale crisi di Governo che si consumerebbe se Di Maio votasse con Lega, FdI e Forza Italia: pronto già il programma? «Non abbiamo mai proposto l’uscita unilaterale dall’euro ma non penso che per stare in Europa si possa accettare tutto quello che fa male all’Italia. Vanno valutati vantaggi e svantaggi. Alcuni Paesi, come la Germania, si sono avvantaggiati, altri, come l’Italia, si sono impoveriti. Sono necessarie compensazioni: sulle infrastrutture, per esempio, con finanziamenti europei», replica una Meloni sempre più in crescita tra sondaggi del partito e consenso personale «Fratelli d’Italia è un albero con radici forti, saldo a terra. È un partito affidabile. Per tanti anni abbiamo ballato sulla soglia del 4%, ma quando cresci nessuno pensa che il suo voto sia inutile e ininfluente». Oggi in piazza per dire “No alla trappola del Mes”, assieme a Giorgia Meloni anche i rappresentanti dei parlamentari Ue di FdI-Ecr che poi parleranno nel convegno organizzato all’interno del parlamento Ue, Carlo Fidanza, Raffaele Fitto, Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani.

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