L’Italia sembra uscire dall’incubo commissariamento e soprattutto il Mes sembra far scemare le preoccupazioni espresse da diverse settimane. La Commissione Europea ha infatti chiarito, prima di quella che sarà l’ultima riunione dell’Eurogruppo sul tema, che il Mes non provocherà conseguenze né effetti “collaterali” a livello economico per i Paesi che ne faranno uso. Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni hanno rivolto una lettera al presidente Mario Centeno, per ottenere conferme che possano far svanire i dubbi sul fondo salva stati e soprattutto far comprendere che l’emergenza coronavirus non porterà al commissariamento o al default i Paesi che si rivolgeranno a questo tipo di strumento. La riunione in programma venerdì dell’Eurogruppo sarà comunque molto importante perché bisognerà ottenere l’ok da parte dei Ministri delle Finanze di tutte le nazioni che hanno già dimostrato di avere una “sensibilità” economica molto differente riguardo a come aiutare i Paesi maggiormente in difficoltà.
MES, NIENTE TROIKA E NIENTE CONTROLLI AGGIUNTIVI SUI CONTI
L’Unione Europea ha messo dei paletti chiari per garantire che l’utilizzo del Mes non causerà problemi a chi ne farà uso. Sarà la stessa UE ad occuparsi del monitoraggio sulle spese del Mes, eliminando così la troika composta da Commissione, Bce e Fmi che la Grecia si trovò in casa all’apice della sua crisi e che in questa nuova depressione economica non scenderà in campo. Stavolta dunque ci sarà solo Bruxelles ad occuparsi dei conti, con l’UE che già effettua normalmente il monitoraggio dei conti pubblici nell’ambito del cosiddetto Semestre europeo. Per le Nazioni che chiederanno gli aiuti, Italia compresa, non ci sarà nessun programma macroeconomico di riforme da concordare, né la possibilità da parte della Commissione di chiedere correzioni dei conti. Le risorse che saranno utilizzate per fronteggiare la crisi sanitaria non saranno soggette a controlli, e dunque se non ci saranno sorprese nella riunione dell’Eurogruppo con Olanda e Germania sempre maggiormente scettiche su eventuali modifiche al Mes, un nodo importante della crisi potrebbe essere finalmente sciolto.