Sulle colonne de “Il Corriere della Sera” la giornalista Milena Gabanelli prova a fare il punto della situazione in merito a uno degli argomenti più chiacchierati e dibattuti dalla politica italiana: il Mes, lo strumento proposto dall’Europa per fornire sostegno economico ai Paesi flagellati dalla pandemia di Coronavirus. Come rammenta l’ex conduttrice, per l’emergenza l’Unione Europea ha già stanziato 540 miliardi di euro, così suddivisi: 100 miliardi contro la disoccupazione (l’Italia potrebbe chiederne fino a 20 per pagare la cassa integrazione); 200 miliardi per finanziamenti alle imprese attivati grazie ai nuovi prestiti e garanzie del gruppo Bei; 240 miliardi della nuova linea di credito del Mes, chiamata “Pandemic crisis support”. La linea di credito del Mes “è accessibile a tutti i 19 Paesi dell’Eurozona per un ammontare massimo pari al 2% del Pil nazionale (per l’Italia fino a 36 miliardi). I soldi devono obbligatoriamente essere usati per il finanziamento dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi Covid-19”.
MES: COME VANNO SPESI I SOLDI
Come vanno spesi i soldi del Mes? Lo spiega nel dettaglio sempre Milena Gabanelli su “Il Corriere della Sera”: assumendo personale medico e paramedico, ammodernando la rete ospedaliera, potenziando la diagnostica e le strutture sul territorio. Inoltre, i fondi possono essere utilizzati per la ricerca del vaccino, il finanziamento delle case di riposo, l’edilizia scolastica (adeguandola alle normative per il rispetto del distanziamento interpersonale), la prevenzione sanitaria negli uffici pubblici (tribunali, forze di polizia, comuni). Tuttavia, occorre ribadire che il Paese che richiede e fa uso di questi soldi, sarà soggetto a un costante controllo da parte della Commissione Ue e che il Mes farà scattare un’allerta preventiva qualora ci si accorgesse che uno Stato non fosse nelle condizioni di sanare il proprio debito nelle tempistiche concordate. Per quanto concerne l’Itaia, ai soldi del Mes vogliono accedere Pd, Italia Viva e Forza Italia, mentre sono fermamente contrari M5S, Lega e Fratelli d’Italia, che temono di vivere una Troika-bis. Emblematico, in ogni caso, che in Europa soltanto Cipro abbia finora sottolineato la propria volontà di aderire al Mes.