Il Mes – il vecchio Fondo Salva-Stati – accende l’ennesimo scontro politico tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte dopo i recenti “doppi” Russia-gate e dopo il fronte compatto anti-Manovra del Centrodestra a guida Lega: stavolta il tema si fa decisamente più “serio” visto che sul banco c’è la riforma della norma europea di aiuto e finanziamento agli Stati in difficoltà, sulla scia di quanto successo nel passato con Grecia, Portogallo e Irlanda. Il Mes nient’altro è che il Meccanismo Europeo di Stabilità che dal 2011 l’Unione Europea ha lanciato per fronteggiare le crisi finanziarie di alcuni Paesi come i tre suddetti. Il concetto chiave sono gli aiuti concessi in cambio di riforme strutturali e forti sacrifici dei singoli Paesi: una riforma rimasta invariata fino allo scorso luglio quando Francia e Germania hanno tentato di porre alcune modifiche, con la parola definitiva che si avrà entro la fine del 2019 con il doppio Eurogruppo del 4 e 13 dicembre. L’Italia è preoccupata e non poco dato che essendo un Paese ad alto debito rischia di rimanere “fregato” dal fatto che per eventuali aiuti dovrà essere vincolato ad una ristrutturazione ex-ante del debito.



MES, LO SCONTRO SALVINI-CONTE

L’accusa principale lanciata nelle scorse ore tanto da Di Maio quanto da Salvini contro l’allora (e attuale) Premier Giuseppe Conte – ricordiamo che il “caso Mes” è cominciato con ancora in carica l’esecutivo Lega-M5s – è che il Presidente del Consiglio abbia dato il suo sì a Merkel e Macron per la modifica del Fondo Salva-Stati. Per questo il leader del Carroccio ha richiesto con forza che il Premier Conte riferisce in Parlamento con urgenza, seguito con meno veemenza ma con la stessa richiesta anche dal leader M5s che pure è al Governo con l’avvocato-Presidente. È di oggi la notizia che il prossimo 10 dicembre Conte andrà alle Camere per riferire, dopo Gualtieri, in merito alla modifica e riforma del Mes. Ma è qui che scatta l’ultima forte polemica: «Abbiamo scoperto che c’è un negoziato in corso da un anno. A suscitare la bufera sul Mes è stato il leader dell’opposizione, lo stesso che qualche mese fa partecipava ai tavoli discutendo proprio di Mes, perché abbiamo avuto vertici di maggioranza con i massimi esponenti della Lega, 4 incontri», attacca il Premier, poi affondando il colpo contro Salvini «Questo è un atteggiamento irresponsabile. Come i cittadini pretendono dal governo un atteggiamento responsabile, così io pretendo un’opposizione seria, credibile, perché difendiamo tutti gli interessi nazionali. Quando invece si partecipa ai tavoli a propria insaputa e poi si disconosce e si fa finta di nulla per suscitare scandalo e delirio. Quello non è un atteggiamento responsabile, è un sovranismo da operetta». Per Conte il Governo si siede ai tavoli Ue per difendere gli interessi nazionali «in modo serio, rigoroso, studiando i dossier»; Salvini però è tutt’altro che d’accordo e contrattacca subito dopo «Il signor Conte è bugiardo o smemorato. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes. Non è difficile da ammettere e del resto, se necessario, ci sono numerose dichiarazioni a testimonianza della contrarietà espressa da tutti i componenti della Lega, ministri compresi, su questo argomento. Cosa teme il presidente del Consiglio? Ha forse svenduto i risparmi degli italiani?».

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