Mercoledì potrebbe esserci un vero e proprio “scossone” nel Governo dopo l’informativa del Premier Conte in Parlamento: il tema è sempre il solito, il Mes (fondo Salva-Stati) con la richiesta di adesione al prestito Ue che Conte e Gualtieri avrebbero preparato con calma per il mese di luglio (non appena qualche altro Stato lo chiederà ufficialmente, ndr). Ebbene, sfruttando l’informativa del Capo del Governo in Senato in vista del Consiglio Ue di venerdì prossimo, la senatrice di Più Europa Emma Bonino ha pronta una mozione che chiede di accedere immediatamente al Mes. Secondo quanto riportato da Repubblica nel retroscena a firma Cuzzocrea e Ciriaco, l’interno dei radicali è evidente: raggruppare le opposizioni (ma bisognerà vedere cosa diranno Meloni e Salvini nel merito, ndr), gran parte di Pd e Italia Viva favorevoli al fondo Salva-Stati e “stanare” così il Movimento 5 Stelle e lo stesso Premier Conte che dovranno così arrivare ad una decisione immediata sul tema. «Sono contrario perché non fa l’interesse nazionale», ha ribadito Alessandro Di Battista, segnando la sua forte distanza dai vertici attuali del Movimento e in particolar modo da Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Nel caos a 5Stelle che è esploso negli ultimi giorni (Venezuela, Casaleggio, scontro Dibba-Grillo) la “benzina” Mes potrebbe essere quella che incendia definitiva mente tanto il Movimento quanto lo stesso Governo giallorosso.



MES TRA RISCHI E “SCAMBI”

In realtà buona parte del M5s sarebbe già rassegnato all’idea di vedere passare la linea pro-Mes, come espresso oggi sibillinamente da Matteo Renzi: chiedono però linea intransigente su altri temi, a cominciare dalle concessioni per Autostrade ma non solo. I diversi retroscena portano così i grillini preoccupati davanti alla risoluzione Bonino, ma anche Pd e Renzi dovranno in qualche modo “esporsi” contro le anime refrattarie del loro stesso Governo per esplicitare l’adesione al Mes: «Ogni giorno che passa senza chiedere il Mes si danneggia l’Italia nel negoziato con l’Europa. Non a caso, si sono espressi a favore Gentiloni, Prodi, Letta, Sassoli. Anche Di Maio e Crimi sanno che alla fine lo chiederemo. E che loro lo voteranno. Quindi chiudiamo al più presto questa storia», rilancia Benedetto Della Vedova di Più Europa. In attesa delle varie mosse, oggi il Premier Conte nella conferenza stampa a conclusione degli Stati generali a Villa Pamphilj a provato a “sminare” la bomba ad orologerie pronta ad esplodere: «Per quanto riguarda il Mes, come governo abbiamo detto che in questo momento non c’è necessità di attivare il Meccanismo, dovremo costantemente aggiornarci. Non ci sono delle certezze, semmai dovremo fare delle valutazioni le faremo con il Parlamento. Non c’è alcuna novità».

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