Anche l’ex presidente del consiglio, attuale Commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, è intervenuto sull’annosa questione del Mes, il fondo Salva-Stati. Secondo l’ex Premier “Non c’è alcun motivo tecnico o politico per definirlo – le sue parole rilasciate in un’intervista ai microfoni del Corriere della Sera – un rischio per l’Italia”. Per Gentiloni il governo giungerà a breve ad un’intesa sul Mes, nonostante le discordanze che accompagnano ormai la vita politica italiana da una settimana a questa parte. Lunedì si terrà un’informativa in Parlamento da parte del presidente del consiglio, Giuseppe Conte: “La posizione italiana la chiarirà il presidente del Consiglio lunedì alle Camere – ha aggiunto Gentiloni – da Commissario europeo posso dire che la riforma di cui si parla è stata fatta per introdurre un ombrello protettivo in caso di crisi bancarie non gestibili con gli strumenti attuali. Si tratta di un obiettivo positivo. Le modalità sono state negoziate tra l’autunno del 2018 e il giugno 2019″. Secondo Gentiloni le critiche rivolte al Mes negli ultimi giorni da parte dell’opposizione, sono eccessive: “Descrivere l’intesa sul Mes come un rischio o addirittura un complotto contro l’Italia – ha concluso – può alimentare rischi sui mercati che oggi non esistono”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MES, VERTICE A PALAZZO CHIGI: LE PAROLE DI CONTE
Alta tensione nel governo sul tema del Mes, il ben noto fondo salva stati. All’interno della stessa maggioranza, ma anche fra l’esecutivo e l’opposizione, va in scena ormai da giorni uno scontro senza esclusioni di colpi, con il Centrodestra, a cominciare da Lega e Fratelli d’Italia, che punta il dito compatto contro il premier Giuseppe Conte, mentre il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, sembrano pensarla diversamente. Il presidente del consiglio ha convocato per questa sera, all’ora di cena, un vertice a Palazzo Chigi per provare a trovare la quadra, rassicurando gli elettori e l’opinione pubblica: “Ogni volta, a ogni passaggio un po’ delicato, si ragiona sempre del rischio del governo. Questo governo andrà avanti”. Domani, lunedì 2 dicembre, si terrà un’informativa al Parlamento in cui Conte riferirà appunto sul Mes: “Metteremo tutti i tasselli al loro posto – ha detto a riguardo il massimo rappresentante del governo – e inizieremo a spazzare via tutte le fesserie che sono state dette, ne ho ascoltate tante. Sono molto paziente ma il momento in cui dovremo spazzare via le chiacchiere che sono state fatte, sarà lunedì”.
MES VERTICE A PALAZZO CHIGI, CONTE SI RIVOLGE ALL’OPPOSIZIONE
Una giornata da cerchiare con il bollino rosso quindi quella di lunedì, dove molto probabilmente ci sarà un Parlamento gremito, e dove le varie forze politiche si scontreranno a viso aperto. Ma a riguardo il premier sembra invitare al dialogo: “ci confronteremo serenamente con il Parlamento come è giusto che sia, nel rispetto delle Istituzioni sovrane e dei cittadini. Ricordatevi sempre che se la politica anziché con la ‘P’ maiuscola si comporta con la ‘P’ minuscola, poi cala la fiducia nella classe dirigente, nella classe politica. Alle opposizioni – ha aggiunto, con una filettata nei confronti della Lega e del suo leader, Matteo Salvini – chiedo sempre di essere serie, dure anche aspre con il governo e con le forze di maggioranza, ma sempre di essere credibili. Quando ci sono menzogne queste fanno male a loro stesse e a tutta la politica, alla democrazia”.