Il Parlamento Ue invita gli Stati membri dell’Eurozona ad attivare i 410 miliardi di euro del Mes con una linea di credito specifica. «Il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della Covid-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli Stati membri». Il governo italiano però è diviso: Pd ha votato a favore, M5s contro. La risoluzione nella sua interezza sarà comunque votata oggi in plenaria. Intanto Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Ue, a Rai News24 ha dichiarato: «Abbiamo la Bei, Sure, il Mes, e stiamo lavorando su come rendere il prossimo bilancio Ue utile per la ripresa. Il Mes fa parte di questo puzzle ma non c’è una bacchetta magica che risolve tutto, servono strumenti diversi». Dunque, ritiene che il Mes possa essere un aiuto, «dipende da come lo si vuole usare». (agg. di Silvana Palazzo)



VOTO PARLAMENTO UE: OK RECOVERY BOND, APERTURA A MES

Via libera del Parlamento europeo poco fa nella plenaria a Bruxelles ai recovery bond garantiti dal bilancio Ue. Ma non è l’unico punto contenuto nella risoluzione votata dall’Europarlamento sull’azione coordinata dell’Ue contro la pandemia di Covid-19. C’è stata un’esortazione agli Stati membri a utilizzare il Mes e un no ai coronabond. Il testo è stato approvato con 395 sì, 171 no e 128 astenuti, con 694 voti espressi. Il Movimento 5 Stelle intanto prende una strada differente dal Pd sul voto finale sulla risoluzione. La delegazione M5s ha annunciato la sua astensione al voto finale sulla risoluzione perché «presenta tante luci ma anche troppe ombre. Ci saremmo aspettati un chiaro e forte riferimento ai Coronabond grazie ai quali l’Ue potrebbe finanziare la ripartenza economica una volta superata l’emergenza, ma per colpa dell’irresponsabilità di Lega e Fi l’emendamento che li inseriva nel testo è stato rigettato». Gli europarlamentari grillini nella nota hanno però sottolineato la necessità di trovare strumenti nuovi per superare la crisi e ribadito la sua contrarietà al Mes. (agg. di Silvana Palazzo)



MES, VOTO PARLAMENTO UE: CAOS GOVERNO

Se dovessimo provare a riassumere quanto sta accadendo al Parlamento Ue potremmo limitarci a “grande caos”: il voto plenario (a ranghi ridotti per colpa del coronavirus) sul Mes e il pacchetto unitario di aiuti Ue contro la pandemia ha letteralmente spezzato tanto il Governo quanto le opposizioni con la netta sensazione che una linea comune manca non solo in Italia ma anche nei Paesi esteri. Era stato presentato un documento comune di Popolari, socialisti, Verdi e macroniani per approvare il pacchetto di aiuti fissato dall’ultimo Eurogruppo (Mes light, Bei, Sure e niente eurobond) e ribadito ieri nell’Ecofin così da rendere il prossimo Consiglio Ue decisivo con il chiaro mandato dell’Europarlamento per il via libera allo schema sui tre punti.



Ecco, le discussioni e le prime votazioni hanno stravolto tanto quel documento quanto gli emendamenti presentati: M5s ha votato contro il Pd spaccandosi ulteriormente sul Mes, Renzi è ritornato con i Dem e così ha fatto anche Forza Italia. Di contro il M5s ha invece votato assieme all’ala sovranista (Lega e FdI) per bocciare il Salva-Stati per timore delle condizionalità ancora da inserire nell’accordo tra Commissione Ue e Meccanismo Europeo di Stabilità. Pd ha votato a favore del paragrafo 23 della relazione che invita i Paesi dell’eurozona ad attivare il Mes: a favore Italia Viva e Forza Italia e votazione ok con 523 sì, 145 contrari (tra cui Salvini, Di Maio e Meloni) e 17 astensioni. Fine della complicazione? Siamo solo all’inizio.

CAOS ALL’EUROPARLAMENTO SUL MES: CHI VOTA COSA

Per prima cosa infatti il Movimento 5 Stelle, probabilmente per non far crollare definitivamente l’alleanza in Italia con Pd e Renzi, annuncia che sul voto finale della risoluzione la propria delegazione si asterrà: «presenta tante luci ma anche troppe ombre. Ci saremmo aspettati un chiaro e forte riferimento ai coronabond grazie ai quali l’Ue potrebbe finanziare la ripartenza economica una volta superata l’emergenza, ma per colpa dell’irresponsabilità di Lega e Forza Italia l’emendamento che li inseriva nel testo è stato rigettato. Registriamo l’impegno a trovare strumenti nuovi per superare la crisi e ribadiamo la nostra contrarietà al Mes». Poi però gli stessi grillini votano contro il Recovery Fund proposto dalla Francia come strada per salvare un’idea di bond “condivisi” a livello Ue.

E qui infatti si aggiunge l’altro dato di complicazione: Berlusconi e Tajani hanno votato con Pd e Renzi per quanto riguarda l’attivazione del Mes, ma hanno insieme alla Lega bocciato l’emendamento dei Verdi che ipotizzava la formulazione degli eurobond-coronabond all’interno del pacchetto perché non convinceva la formulazione fatta dal gruppo Verdi-Macron. E così le sinistre si schierano unite contro la scelta di Fi e Carroccio: «votato contro un emendamento che chiedeva i coronabond e permettendone la bocciatura. Vanno a braccetto con i loro amici olandesi e ungheresi. Traditori della patria», attacca Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. Per Rampelli (Fdi) il Mes «è un cappio per l’Italia», mentre per Tajani (Fi, ma nella stessa coalizione di Centrodestra) «Sul Mes bisogna vedere i contenuti dell’accordo. Se i soldi sono a tasso zero e l’unica condizione è che vadano alla salute, perché dire no?». Il cammino verso il Consiglio Ue si fa sempre più difficile, anche questo è un evidente assunto di giornata che proviene dall’Europarlamento..