MESSA IN CENA DOMINI: LA LAVANDA DEI PIEDI DI PAPA FRANCESCO AI DETENUTI MINORENNI

«Gesù non si spaventa mai delle nostre debolezze perché lui ha già pagato, soltanto vuole accompagnarci e prenderci per mano»: lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa in Cena Domini celebrata in questi minuti all’interno del carcere minorile di Casal del Marmo. Nonostante i problemi fisici e gli acciacchi, Papa Francesco è riuscito a chinarsi su di loro per procedere con la tradizionale Lavanda dei piedi ad alcuni giovanissimi ragazzi che scontano la loro pena nell’istituto minorile.



«Dovremmo aiutarci l’uno all’altro e invece ci insegnano ad essere furbi: aiutare, dare una mano, sono gesti umani e universali che nascono dal cuore nobile. Gesù vuole insegnarci la nobiltà del cuore: “se il papa sapesse le cose che ho dentro”, ecco Gesù le sa e ci ama cosi come siamo e ci lava i piedi», spiega ancora Papa Francesco nell’omelia a braccio della Messa in Cena Domini di questo Giovedì Santo 2023. «Io farò lo stesso gesto del lavare i piedi che fece lui nel Giovedì Santo, ma non è una cosa folcloristica: è un gesto che annuncia come dobbiamo essere noi l’uno con l’altro», conclude il Papa affermando come «Nessuno di noi può dire “io grazie a Dio non faccio cose brutte”, ecco ognuno di noi può scivolare. Questo ci dà la dignità di essere peccatori: Gesù ci vuole così, vuole venire per salvare e servire voi. Io farò lo stesso come ricordo di quanto Gesù ci ha insegnato, per aiutare gli uni con gli altri». Il monito finale è un ideale abbraccio di tutti quei cuori tormentati che da dietro le sbarre guardano magari con difficoltà al futuro davanti loro: «Gesù mi ha lavato i piedi, il Signore è sempre accanto a me, mai ci abbandona», questo il messaggio del Triduo Pasquale.



DAL CRISMA ALLA MESSA IN CENA DOMINI: ATTESA LA LAVANDA DEI PIEDI IN CARCERE CON PAPA FRANCESCO

Attorno alle 16 Papa Francesco entrerà nel carcere minorile di Casal del Marmo per celebrare i riti del Giovedì Santo, dalla Lavanda dei piedi alla Messa in Cena Domini con tutti i detenuti minorenni e il personale dell’istituto romano. Dopo la celebrazione della Messa del Crisma (qui l’omelia davanti al clero in San Pietro), Papa Francesco celebra il primo giorno del Triduo di Pasqua come da tradizione recandosi nel carcere dagli “ultimi” e gli “esiliati”: «una cinquantina di donne e uomini dai 14 ai 25 anni, italiani, arabi, africani, Rom, atei oppure cattolici, ortodossi e anche una quindicina di musulmani che in questi giorni stanno vivendo il Ramadan», racconta a Vatican News don Nicolò Ceccolini, il giovane cappellano del carcere di Casal del Marmo.



Non li chiama mai detenuti ma solo “ragazzi” e racconta che – «per fortuna direi» – non vi saranno gli stessi presenti dieci anni fa durante la prima celebrazione del Giovedì Santo con Papa Francesco. «Per noi è una grande gioia, perché è un gesto di grande preferenza del Papa che per la seconda volta dopo dieci anni ritorna a Casal del Marmo. Anche una preferenza del Papa per il mondo del carcere, in particolare per i ragazzi», dice ancora il cappellano, «La visita è molto attesa…. È un momento importante, un segno di speranza, un segno della possibilità di una vita nuova e diversa per tutti». Raccontando le varie testimonianze dei propri “ragazzi”, Don Ceccolini sottolinea come il carcere «presenta sempre grandissimi limiti alla rieducazione di un ragazzo e quindi abbiamo di fronte una realtà in cui il buio e la luce convivono sempre. Se per alcuni ragazzi può essere utile e servire almeno come pausa di riflessione, per tanti altri però purtroppo diventa a volte ‘l’Università del crimine’, nel senso che chi entra per furto può imparare altro…».

LA MESSA DEL CRISMA NEL GIOVEDÌ SANTO, PAPA FRANCESCO: “LO SCANDALO DELLA CROCE”

«Senza lo Spirito Santo neppure la Chiesa sarebbe la Sposa vivente di Cristo, ma al più un’organizzazione religiosa»: Papa Francesco ha aperto così l’omelia della Santa Messa del Crisma nel Giovedì Santo che precede la Messa in Cena Domini e la Lavanda dei Piedi (previsti per il pomeriggio/sera di oggi). Come da tradizione, la Messa del Crisma vede al centro il dialogo fraterno tra il “padre” della Chiesa, il Papa, e i propri “figli”, ovvero sacerdoti, prelati e vescovi. Così come fu il dialogo tra il Signore e i suoi diretti apostoli: «con la Pasqua i discepoli fecero i conti con la loro inadeguatezza e compresero di non averlo capito», rileva ancora il Santo Padre nell’omelia in Vaticano, in particolare «Pietro e gli altri forse si aspettavano una vita di successi ma non riconoscevano lo scandalo della croce, che sbriciolò le loro certezze».

Secondo Papa Francesco la maturità sacerdotale passa dallo Spirito Santo e si compie solo quando «Lui diventa il protagonista della nostra vita»: è lì allora che tutto cambia prospettiva, anche le amarezze dell’esistenza. «La doppia vita o buttare tutto dalla finestra non ti aiuterà, lasciati accarezzare da Dio»: così il Pontefice incoraggia i sacerdoti in crisi vocazionale durante l’omelia. «Si pecca contro lo Spirito che è comunione quando si diventa, anche per leggerezza, strumenti di divisione; e si fa il gioco del nemico, che non viene allo scoperto e ama le dicerie e le insinuazioni», rileva ancora nella Messa del Crisma Papa Bergoglio, il quale pensa anche alla profonda gentilezza che deve avere un sacerdote, «se la gente trova persino in noi persone insoddisfatte e scontente che criticano e puntano il dito, dove vedrà l’armonia?». In chiusura Papa Francesco ringrazia il ministero di tutti i sacerdoti, «che spesso si svolge tra tante fatiche e incomprensioni e pochi riconoscimenti».

GIOVEDÌ SANTO CON PAPA FRANCESCO: DIRETTA VIDEO MESSA DEL CRISMA E MESSA IN CENA DOMINI

Il Giovedì Santo è l’ultimo giorno di Quaresima prima del Triduo che porterà alla Pasqua del Signore: il fitto programma liturgico con Papa Francesco ha inizio stamane con la Messa del Crisma, di fatto il primo evento del Triduo Pasquale della Settimana Santa 2023. Un percorso che fa memoria dell’Ultima Cena (Messa in Cena Domini), della Passione e morte in Croce (Via Crucis, Venerdì Santo) e della Pasqua di Resurrezione: Papa Francesco apre il Giovedì Santo con la Santa Messa del Crisma in Vaticano, proseguirà poi con il rito della Lavanda dei piedi e la Messa in Cena Domini nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, un ritorno gradito 10 anni esatti dopo la sua prima celebrazione del Giovedì Santo insieme ai detenuti.

L’appuntamento in tv e streaming con Papa Francesco vedrà la celebrazione alle ore 9.30 in Basilica di San Pietro per la Messa del Crisma: diretta tv su Rai 1 e Tv2000, diretta video streaming sul canale YouTube ufficiale di Vatican News. La Messa in Cena Domini per ovvi motivi non sarà aperta al pubblica e rimarrà riservata ai soli detenuti minorenni e agenti carcerari dell’istituto di Casal del Marmo: è però prevista una diretta streaming sempre dai canali ufficiali del Vaticano a partire dalle ore 16. Dimesso solo lo scorso sabato dall’ospedale Gemelli per una bronchite su base infettiva, Papa Francesco ha già dimostrato celebrano a sorpresa la Domenica delle Palme di essere in buone condizioni nonostante il timore dell’intera cristianità dopo il ricovero d’urgenza avvenuto la scorsa settimana: probabile comunque gli spostamenti ridotti su Papamobile e in sedia a rotella per non sforzare eccessivamente il fisico del Pontefice che ha però voluto con forza partecipare a tutti i riti della Settimana Santa per celebrare con l’intera cristianità la Passione e Resurrezione del Signore.

ORIGINI E SIGNIFICATO MESSA CENA DOMINI E CRISMA: I RITI DEL GIOVEDÌ SANTO

Diversi e fondamentali i riti celebrati nel Giovedì Santo del Triduo Pasquale, a cominciare dalla Messa del Crisma che per tradizione rappresenta l’atto di memoria della Resurrezione di Cristo: dopo l’omelia durante la Messa del Crisma si consacrano gli oli santi della Chiesa Cattolica. Si tratta per l’appunto del crisma (usato per battesimo e cresima), olio dei catecumeni (battesimo) e olio degli infermi (unzione degli infermi) che poi saranno utilizzati lungo l’intero anno liturgico per celebrare i sacramenti cattolici.

Con la Messa in Cena Domini – Santa Messa nella Cena del Signore – la Chiesa di Dio fa memoria dell’Ultima Cena di Gesù con i 12 apostoli, di fatto l’ultimo atto prima del tradimento di Giuda e dell’arresto nell’orto dei Getsemani. Nell’ultimo pasto consumato con gli apostoli, Gesù con la carne del Suo Corpo e con il vino del Suo Sangue, annuncia le ultime ore prima della Passione ma anche l’annuncio della futura Resurrezione. «La realtà che oggi viviamo, in questa celebrazione: il Signore che vuole rimanere con noi nell’Eucaristia», spiegava Papa Francesco nell’omelia della Messa in Cena Domini nel 2020: in questa “cena” è simboleggiata l’intera esistenza, c’è tutto. V’è il tradimento, la fedeltà, l’amicizia e il dono totale di sé, del proprio “corpo” e “sangue”: lasciando però a tutti la libertà di poter mangiare e bere di quel corpo e di quel sangue. «È importante invece fare tutto senza interesse: uno serve l’altro, uno è fratello dell’altro, uno fa crescere l’altro, uno corregge l’altro, e così bisogna fare andare avanti le cose. Servire! E poi, il cuore di Gesù, che al traditore dice: “Amico” e anche lo aspetta, fino alla fine: perdona tutto. Questo vorrei metterlo oggi nel cuore di tutti noi, anche nel mio: Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono», raccontava sempre Papa Francesco un anno fa davanti ai detenuti nel carcere di Civitavecchia.

LAVANDA DEI PIEDI CON PAPA FRANCESCO IN CARCERE: ECCO DOVE E PERCHÈ

La Lavanda dei piedi è il rito ripreso lo scorso anno dopo i due anni di stop causa pandemia Covid-19, è forse l’elemento più commovente dell’intero Giovedì Santo: il rituale in memoria di quanto Gesù fece con i propri discepoli il pomeriggio prima dell’Ultima Cena torna ad essere celebrato dal Vaticano in forma ufficiale come già avvenuto un anno fa. Si “chiude” in qualche modo un cerchio: nel decimo anniversario del suo Pontificato, Papa Francesco ha deciso di far ritorno nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, laddove nel 2013 tenne la sua prima Messa in Cena Domini all’interno delle mura carcerarie. Una “tradizione” poi ripetuta in tutti i Giovedì Santo degli ultimi 10 anni: Carcere minorile Casal del Marmo (2013), nel Centro Santa Maria della Provvidenza – Fondazione Don Gnocchi (2014), nel Carcere di Rebibbia (2015), nel C.A.R.A. Castel Novo di Porto (2016) e Carcere di Palliano, Frosinone e Diocesi di Palestrina (2017) e Carcere di Regina Coeli a Roma (2018), Carcere di Velletri (2019), Civitavecchia (2022), Casal del Marmo (2023).

E così oggi 6 aprile 2023, Giovedì Santo e ultimo giorno di Quaresima, Papa Francesco celebrerà la Messa in Cena Domini e il rito della Lavanda dei piedi nel carcere minorile di Casal del Marmo: «Lavare i piedi significa che dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro», aveva detto Papa Francesco davanti ai carcerati minori nel lontano 2013, «È mio dovere come prete e come vescovo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato», concluse. La Lavanda dei piedi e successiva Messa in Cena Domini rappresentano il secondo vero appuntamento del Triduo Pasquale (dopo la Santa Messa del Crisma in San Pietro alle ore 9 del Giovedì Santo), prima della Via Crucis del Venerdì Santo e le successive celebrazioni della Santa Pasqua. Era in quel tempo funesta la situazione del terrorismo in Europa e nel mondo, con Papa Francesco che ai minori di Casal del Marmo rilevava, «Tutti noi, insieme, musulmani, indi, cattolici, copti, evangelici, fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati». Oggi, 10 anni dopo, con una guerra che imperversa in Ucraina (e non solo) sarà ancora un invito di pace e preghiera quello che giungerà dai riti del Giovedì Santo all’interno del carcere con Papa Francesco.