L’OMELIA DEL PAPA ALLA MESSA IN CENA DOMINI: LAVANDA DEI PIEDI CON I DETENUTI

«Gesù che lava i piedi al traditore, quello che lo vende. […] Gesù ci insegna questo, semplicemente. Fra voi dovete lavarvi i piedi…uno serve l’altro, senza interesse: che bello sarebbe se questo fosse possibile farlo tutti i giorni e a tutta la gente»: così ha parlato Papa Francesco nell’omelia a braccio pronunciata nella Messa in Cena Domini, l’ultimo rito del Giovedì Santo.



Al riparo da tv e dirette streaming, il Santo Padre è stato accolto all’interno della struttura carceraria di Civitavecchia alla presenza della Ministra della Giustizia Marta Cartabia: «Servire – ha continuato Francesco secondo quanto riportato dalla nota ufficiale della Sala Stampa Vaticana – è Gesù che al traditore dice “amico”, lo aspetta fino alla fine, perdona tutto: Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono». Il Papa, rivolgendosi ai detenuti e agli agenti di Polizia Penitenziaria, ha poi spiegato come ognuno di noi «ha qualche cosa che porta da tempo nel cuore, ma, chiedete perdono a Gesù. C’è un Signore che giudica, ma è un giudizio strano: il Signore giudica e perdona». Invitando i detenuti e tutti i presenti a “servire e perdonarsi”, Papa Francesco ha compiuto al termine dell’omelia il rituale di Gesù prima dell’Ultima Cena: ha lavato i piedi a 12 detenuti, uomini e donne, tra cui persone di età diversa e di diversa nazionalità. Con la Lavanda dei Piedi si conclude così l’attività del Giovedì Santo per Papa Francesco: appuntamento domani con la funzione della Passione di Cristo e la Via Crucis serale presso il Colosseo.



PAPA ARRIVATO A CIVITAVECCHIA: MESSA IN CENA DOMINI E LAVANDA DEI PIEDI

Poco prima delle ore 16 Papa Francesco è arrivato all’interno del carcere di Civitavecchia dove trascorrerà l’intero pomeriggio con la visita ai detenuti, la Lavanda dei Piedi a 12 carcerati come memoria del rituale fatto da Gesù con gli apostoli, infine celebrerà la Santa Messa in Cena Domini.

Per il momento non è prevista la copertura in diretta video streaming, anche per tutelare la privacy della struttura carceraria: la visita non ha neanche un carattere pubblico, tant’è che non sono presenti né il sindaco Tedesco né il resto delle figure istituzionali di Civitavecchia. «Lavare i piedi a 12 prigionieri, chinarsi davanti alle loro povertà e alle loro debolezze, lavare i piedi di coloro che hanno percorso strade di violenza, calpestando i diritti degli innocenti – ha spiegato don Raffaele Grimaldi, Ispettore dei cappellani delle carceri d’Italia nel confermare la visita di Papa Francesco al carcere “Borgata Aurelia” – vuole significare per noi operatori un gesto umile, incomprensibile e scandaloso che Gesù buon Pastore, ha consegnato all’umanità».



MESSA DEL CRISMA, L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO NEL GIOVEDÌ SANTO

«Il Signore nel libro di Isaia fa una promessa: “concluderò con loro un’alleanza eterna”. Essere sacerdoti è una grazia molto grande, non per noi ma per la gente: è un dono grande il fatto che il Signore scelga in mezzo al suo gregge alcuni che si occupano del gregge come padri e pastori, è il Signore stesso a pagare il salario. È un buon pagatore! Paga prima gli ultimi e poi i primi, è il suo stile»: così inizia l’omelia di Papa Francesco per la Santa Messa del Crisma in questo Giovedì Santo 2022.

Sottolineando la lettura dell’Apocalisse, Dio ci dice quale è il salario del Signore: «è l’amore gratuito di Dio per noi, ci ama e ci libera dai peccati», ribadisce il Santo Padre sottolineando la pace più grande che è il perdono di Dio, la sua simpatia vicina. «Non dobbiamo permettere che il sangue prezioso di Gesù venga disprezzato con la nostra condotta indegna»: il Papa invita tutti i sacerdoti ad essere fedeli alla Sua alleanza, «così possiamo servire il Suo Regno». Gli occhi fissi su Gesù è un’attrazione incredibile: la Grazia finale è il «riconoscimento immediato del Signore alla fine dei tempi». Fissare gli occhi su Gesù, ricorda Papa Francesco, è una grazia che i sacerdoti sono invitati a seguire: «è una contemplazione amorosa a cui siamo invitati ogni giorno». Ma il Signore qui e ora cosa vuole dai sacerdoti? «Vuole che noi guardiamo i nostri idoli nascosti, che lui li guarda per poterci rendere forti davanti ad essi e toglie loro il potere. Negli idoli noi glorifichiamo noi stessi perché si intromette il diavolo, togliamo spazio alla Trinità per darlo al demonio». Il diavolo, spiega il Papa, toglie lentamente lo spazio a Dio attraverso i nostri idoli “nascosti”: il Signore è un «grande diplomatico» e sa come riconquistare il nostro cuore. Nella Santa Messa del Crisma il Papa segnala tre spazi di idolatri nascosta: 1- mondanità spirituale, «ovvero cultura dell’apparenza e dell’effimero. Solo la logica dell’amore povero di Cristo può vincere questa mondanità; un sacerdote mondano non è altro che un pagano clericalizzato. L’idolo sostituisce il Figlio»; 2- pragmatismo dei numeri, «l’amore per le statistiche cancellano ogni tratto personale facendo valere solo il criterio della maggioranza. Le persone non si possono numerare, Dio non dà lo spirito con misura: l’uomo si compiace del controllo. L’idolo sostituisce lo Spirito»; 3- funzionalismo, «ambito seducente in cui molti si entusiasmano per la tabella di marcia e non per il percorso. Si punta all’efficacia e così l’idolo sostituisce il Padre». «Il Papa ci parla di idoli e non di Gesù?», conclude il Santo Padre, «Cristo è l’unica via per non sbagliarsi nel sapere cosa fare e discernere bene. Gesù essendo segno di contraddizione e tenerezza, fa sì che questi idoli si rivelino e ci liberi da ogni brama del possesso. Ci ottenga la Grazia di non arrendersi agli idoli».

LE LETTURE DELLA MESSA DEL CRISMA

È cominciato in Basilica di San Pietro il primo gesto del Triduo Pasquale, la Santa Messa del Crisma con Papa Francesco: con la diretta video streaming offerta come sempre da Vatican News e Tv2000, il rito della benedizione del Crisma anticipa questo Giovedì Santo gli altri appuntamenti fissati dal Santo Padre in avvicinamento alla Pasqua del Signore. Nel pomeriggio è giunta piena conferma che Papa Francesco si recherà in carcere di Civitavecchia per celebrare la Lavanda dei piedi con 12 detenuti, seguirà poi la Messa in Cena Domini in rito privato all’interno della struttura.

In attesa dell’omelia del Pontefice per la Messa del Crisma, ecco le letture scelte per celebrare il rito del Giovedì Santo: la Prima Lettura è tratta dal libro del profeta Isaia, «il Signore mi ha consacrato con l’unzione, mi ha mandato a parlare il lieto annuncio ai misteri e a dare loro un olio di letizia». La Seconda Lettura invece è tratta dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo: «Cristo ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre». Infine il Vangelo cantato dal diacono è tratto dal Libro di Luca: «lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

DIRETTA VIDEO GIOVEDÌ SANTO CON PAPA FRANCESCO: MESSA DEL CRISMA E IN CENA DOMINI

Inizia con la Messa del Crisma il Triduo Pasquale della Settimana Santa 2022, il percorso che fa memoria dell’Ultima Cena, della Passione e morte in Croce di Gesù in vista della Pasqua di Resurrezione: Papa Francesco apre questo Giovedì Santo con la Messa del Crisma in Vaticano e la lavanda dei piedi, mentre viene lasciata alle singole comunità parrocchiali di tutto il mondo la celebrazione della Messa in Cena Domini nella sera del Giovedì Santo.

L’appuntamento iniziale con Papa Francesco vedrà la celebrazione alle ore 9.30 in Basilica di San Pietro, con diretta tv disponibile su Rai 1 e Tv2000 e con la diretta video streaming sul canale YouTube ufficiale di Vatican News. Per quanto riguarda la Messa in Cena Domini, dovrebbe essere confermata la tradizione recente della celebrazione in Vaticano alle ore 18 con il Cardinal Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Terminato lo stato di emergenza Covid dopo due anni di restrizioni e regole anti-pandemia, dopo due anni di “stop” per motivi sanitari, dovrebbe tornare l’appuntamento di Papa Francesco per il rito della Lavanda dei Piedi ai detenuti di un carcere attorno alla Capitale.

DIRETTA VIDEO MESSA IN CENA DOMINI E MESSA DEL CRISMA: ORIGINI E SIGNIFICATO

La Messa del Crisma rappresenta per la tradizione della Chiesa il primo vero atto del Giovedì Santo, una celebrazione che unisce clero e popolo attorno al proprio vescovo in memoria della Resurrezione di Cristo: è durante questa celebrazione che si consacrano (dopo l’omelia) gli oli santi della Chiesa Cattolica. Si tratta del crisma (usato per battesimo e cresima), olio dei catecumeni (battesimo) e olio degli infermi (unzione degli infermi) che poi saranno utilizzati lungo l’intero anno liturgico per celebrare i sacramenti cattolici.

Con la Messa in Cena Domini (Santa Messa nella Cena del Signore), la Chiesa fa piena memoria dell’Ultima Cena di Gesù con i 12 apostoli, l’ultimo atto prima del tradimento di Giuda e l’arresto dei romani: con la carne del Suo Corpo e con il vino del Suo Sangue, il Signore annuncia le ultime ore prima della Passione ma anche l’annuncio della futura Resurrezione. Un’Ultima Cena che viene “ricordata” e vissuta in ogni Santa Messa durante il rito della consacrazione e che rende attuale e vivo il Corpo di Cristo nella vita di tutti i giorni: da un lato il tradimento, dall’altro la fedeltà a chi con “il corpo e il sangue” si è donato così a fondo per l’uomo da vincere il peccato e la morte. Lasciando però la libertà a tutti di poterne “mangiare” e “bere”: «La realtà che oggi viviamo, in questa celebrazione: il Signore che vuole rimanere con noi nell’Eucaristia», spiegava Papa Francesco nell’omelia della Messa in Cena Domini nel 2020, «E noi diventiamo sempre tabernacoli del Signore, portiamo il Signore con noi; al punto che Lui stesso ci dice che, se non mangiamo il suo corpo e non beviamo il suo sangue, non entreremo nel Regno dei Cieli. Mistero, questo, del pane e del vino, del Signore con noi, in noi, dentro di noi».

DIRETTA MESSA GIOVEDÌ SANTO 2021, LAVANDA DEI PIEDI IN STREAMING VIDEO TV

TORNA LA LAVANDA DEI PIEDI CON IL PAPA: ECCO PERCHÈ

Un ritorno gradito dopo lo stop forzato dala pandemia Covid-19 è la celebrazione del Rito tipico del Giovedì Santo, ovvero la Lavanda dei Piedi: terminato lo stato d’emergenza, il rituale in memoria di quanto Gesù fece con i propri discepoli il pomeriggio prima dell’Ultima Cena torna ad essere celebrato dal Vaticano in forma ufficiale.

La tradizione l’aveva inaugurata Papa Francesco fino al 2019, ovvero la visita in un carcere italiano per compiere il rito della Lavanda dei Piedi a 12 ospiti di strutture carcerarie era stato annullato nel 2020 e 2021, e così pure nella Settimana Santa 2022. Come spiegano le disposizioni della CEI per le regole da adottare nella Settimana di Pasqua, «il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina». Così farà il Santo Padre nel recarsi oggi pomeriggio nel carcere “Borgata Aurelia” a Civitavecchia: visita tenuta in massimo segreto fino a pochi giorni prima del Giovedì Santo (svelata solo dallo scoop del quotidiano locale “La Provincia“), la visita di Papa Francesco dovrebbe prevedere la Lavanda dei piedi a tra detenuti e agenti penitenziari. A seguire, la celebrazione della Santa Messa in Cena Domini, tornando dunque alla tradizione voluta da Bergoglio nel voler celebrare il rituale centrale del Giovedì Santo fuori dal Vaticano (nonostante l’agenda ufficiale della Santa Sede non vede ancora calendarizzata la visita a Civitavecchia): non è dunque ancora certo che vi sarà una copertura in diretta video streaming della Lavanda dei Piedi ai detenuti di “Borgata Aurelia”.

Come ha spiegato nella sua ultima predicazione sulla Quaresima il Cardinale della Casa Pontificia Raniero Cantalamessa, «Rileggendo il racconto della lavanda dei piedi, ha detto il predicatore, si comprende con che spirito la compie Gesù e da che cosa è mosso: “Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13, 1)”». Dunque il servizio, spiega Padre Cantalamessa, «non è una virtù, ma scaturisce dalle virtù e, in primo luogo, dalla carità. È, anzi, l’espressione più grande del comandamento nuovo; è un modo di manifestarsi dell’agápe, cioè di quell’amore che non cerca il proprio interesse (cfr. 1 Cor 13, 5), ma quello degli altri, che non è fatto solo di ricerca, ma anche di donazione». In ultima analisi, la Lavanda dei Piedi è una «partecipazione e un’imitazione dell’agire di Dio»; come spiegava Papa Francesco nella celebrazione del Giovedì Santo 2020, «Vi dico soltanto una cosa: non siate testardi come Pietro. Lasciatevi lavare i piedi. Il Signore è il vostro servo, Lui è vicino a voi per darvi la forza, per lavarvi i piedi. E così, con questa coscienza della necessità di essere lavati, siate grandi perdonatori! Perdonate! Cuore grande di generosità nel perdono. È la misura con la quale noi saremo misurati. Come tu hai perdonato, sarai perdonato: la stessa misura».

DIRETTA VIDEO STREAMING, MESSA DEL CRISMA IL GIOVEDÌ SANTO CON PAPA FRANCESCO