Autocertificazione indispensabile anche per andare a messa. Lo spiega la Conferenza episcopale italiana (Cei) dopo l’introduzione da parte del governo di nuove norme anti Covid in vista delle feste di Natale e Capodanno. «Non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni», in quanto «entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme». D’altra parte, la Cei aggiunge che «durante i giorni di “zona rossa” si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo».



Inoltre, i vescovi ricordano che la circolare del ministero dell’Interno del 7 novembre 2020 chiarisce che i luoghi di culto in cui recarsi devono essere individuati ragionevolmente fra quelli più vicini. Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, precisa poi che invece nei giorni di “zona arancione” i fedeli «potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro» purché sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione.



MESSA CON AUTOCERTIFICAZIONE: PER COMUNI PICCOLI…

La Conferenza episcopale italiana (Cei) fa chiarezza anche in merito a fattispecie particolari, come quelle che riguardano fedeli che vivono in piccoli paesi, con popolazione non superiore a 5mila abitanti. In questo caso, «è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km». Una deroga importante che si unisce a quella per gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità.

La segreteria generale della Cei ricorda poi quanto indicato dal Consiglio episcopale permanente nel comunicato finale della sessione straordinaria del 1° dicembre. «Sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di “orientare” i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno». Per quanto riguarda la Messa della notte, la Cei spiega che bisogna prevedere inizio e durata della celebrazione in un orario compatibile col coprifuoco, quindi entro le 22.