È un’idea (a dir poco) originale quella che improvvisamente – e quasi per caso, ma ci arriveremo – è venuta a Enzo De Simone, imprenditore di Leini proprietario da circa 30 anni della Sbf Tubi, che almeno una volta al mese organizza una messa in fabbrica: un vero e proprio momento spiritale che è aperto a tutti i suoi dipendenti – e sono molti a partecipare – ma anche a tutti i curiosi che hanno piacere il presenziare, assistendo ad una funzione sacra ufficiale in una cornice decisamente diversa da quella delle tradizioni chiese consacrate.



Quella dell’imprenditore di Leini e della messa in fabbrica (però) è una storia che inizia più di 14 anni fa quando – ha raccontato recentemente al Corriere della Sera – dall’essere “una persona come tanti” poco avvezza alle funzioni religiose, si trovò a far fronte ad un problema personale piuttosto grave che lo spinse a cercare conforto in “un gruppo di preghiera” che era solito frequentare sua madre: fu lì che davanti a Enzo De Simone si aprì un nuovo mondo fatto di spiritualità, ascolto e preghiera.



“Sono andato a Medjugorje – ricorda anche l’imprenditore torinese – e ho sentito un fuoco dentro” che ha assunto ben presto i contorni di quella che definisce “una missione che mi aveva affidato la Madonna” e non ci volle molto prima che trovasse sul suo percorso padre Pietro – il cappellano del CTO torinese – che ufficiò nel 2010 la primissima messa in fabbrica nel capannone della Sbf Tubi inaugurando quella che è presta diventata una vera e propria tradizione.

L’idea dell’imprenditore di Leini: “Oltre alla messa in fabbrica, organizzo anche viaggi a Medjugorje con i miei dipendenti”

“Da quel momento – ricorda ancora l’imprenditore di Leini – non ci siamo più fermati” e quel primissimo timido esperimento si è trasformato in un appunto fisso mensile che si tiene puntale da 14 anni a questa parte l’ultimo o il penultimo – in base agli impegni e alla disponibilità di preti e sacerdoti – venerdì di ogni mese: un evento peraltro partecipatissimo e che sfruttando anche la zona isolata in cui si trova la fabbrica arriva a durare un paio di ore con canti, balli e musicisti che intrattengono – ovviamente dopo la funzione – i presenti.



Ma oltre alla messa in fabbrica, De Simone è arrivato anche a fare della sua missione religiosa un metodo per aumentare la partecipazione e il morale dei dipendenti dato che – spiega sempre al Corriere – “quelli che sono un pochino depressi o tristi me li porto con me a Medjugorje” in un viaggio spirituale di preghiera e dal conto suo gli effetti positivi sono tangibili dato che dall’essere un capo “severo” con i dipendenti ora ama definirsi “il loro sindacato” in un costante tentativo di “sintonizzarmi sui loro bisogni” per renderli più felici.