Si è conclusa la Santa Messa celebrata da Papa Francesco in Congo, in occasione del suo viaggio apostolico nel continente africano. Il Pontefice è stato accolto da una folla festante a Kinshasa e durante l’intera liturgia non sono mancati i balli e i canti tipici del Paese e della tradizione bantu, con il Santo Padre che ha seguito la cerimonia con grande interesse e con alcuni sorrisi che non sono sfuggiti all’occhio attento delle telecamere che hanno consentito anche all’Italia di seguire l’evento.



Nel corso della sua omelia, Papa Francesco ha sottolineato quali siano le tre grandi sorgenti di pace che Gesù Cristo ha indicato all’uomo: il perdono, la comunità e la missione. Rivolgendo l’appello a tutti di essere testimoni di perdono, protagonisti nella comunità, gente in missione di pace in ogni angolo dell’orbe terracqueo, seguendo l’esempio di Gesù, inviato sulla Terra dal Padre.



PAPA FRANCESCO MESSA IN CONGO, TERZA SORGENTE DI PACE: LA MISSIONE

Papa Francesco ha quindi spiegato durante la Messa in Congo quale sia la terza sorgente di pace che Gesù Cristo indica all’uomo: la missione. Queste le sue parole:Dio ci manda in Terra come il Padre ha mandato Gesù nel mondo per tutti, non solo per i giusti. Risuonano ancora le parole di Isaia: ‘Pace, pace ai lontani e ai vicini’. Siamo chiamati a essere missionari di pace e questo ci darà pace. È una scelta, è fare posto a tutti nel cuore, è credere che le differenze etniche, culturali, regionali e sociali vengano dopo, che gli altri siano fratelli e sorelle, membri della stessa comunità umana”.



Abbracciare la “missione”, “è credere che noi cristiani siamo chiamati a smontare le trame dell’odio. I cristiani mandati da Cristo sono chiamati a essere coscienza di pace nel mondo, testimoni d’amore. Scegliamo di essere testimoni di perdono, protagonisti nella comunità, gente in missione di pace nel mondo.

PAPA FRANCESCO MESSA IN CONGO, SECONDA SORGENTE DI PACE: LA COMUNITÀ

In merito alla seconda sorgente di pace, la comunità, Papa Francesco durante la Messa in Congo ha detto: “I discepoli prima di Pasqua andavano dietro a Gesù, ma ragionavano ancora in modo troppo umano. Speravano in un Messia che avrebbe scacciato i nemici e aumentato il loro prestigio, ma questi desideri hanno tolto pace alla comunità, generando discussioni e opposizione. Anche per noi c’è questo rischio: stare insieme, ma andare avanti da soli, cercando nella società e nella Chiesa il potere. Così, però, si finisce come quei discepoli chiusi in casa, privi di speranza e colmi di delusione. Grazie allo Spirito Santo, non guarderanno più a ciò che li divide, ma a ciò che li unisce. Non vorranno più guadagnare consensi, ma spendere la vita con gioia per il Signore e per gli altri”.

E, ancora: “Qual è la via per non cedere alle lusinghe del carrierismo, alle false lusinghe del piacere e della stregoneria che racchiudono al loro interno? La via è condividere con i poveri: ecco l’antidoto migliore contro la tentazione di dividerci e mondanizzarci. Avere il coraggio di guardare i poveri e umanizzarli, aprire il cuore agli altri anziché chiuderlo sui propri problemi e sulle proprie vanità. Ripartiamo dai poveri e scopriremo che l’umiltà è la grandezza nel cristiano e la fraternità la sua vera ricchezza. Con l’aiuto di Dio, edifichiamo una Chiesa priva di spirito mondano e colma di spirito fraterno”.

PAPA FRANCESCO MESSA IN CONGO, PRIMA SORGENTE DI PACE: IL PERDONO

Papa Francesco, durante la messa in Congo, ha sottolineato che Gesù indica tre sorgenti di pace, tre fonti per alimentarla: il perdono, la comunità e la missione. Partendo dal perdono, il Pontefice ha detto: “Prima di dare agli Apostoli il potere di perdonare i peccati, Lui li perdona. Non a parole, con un gesto: Egli dice il Vangelo, mostra le mani e il fianco. Mostra le piaghe e le offre loro, perché il perdono nasce dalle ferite, quando esse non lasciano cicatrici di odio e diventano il posto per accogliere gli altri e le loro debolezze. Non si tratta di lasciarsi tutto alle spalle come se nulla fosse, ma di aprire agli altri il proprio cuore con amore. Così fa Gesù: apre la fonte della Misericordia. Non usa tante parole, ma spalanca il suo cuore ferito”.

Papa Francesco, nel prosieguo della Messa in Congo, ha affermato: “Quando la colpa e la tristezza ci opprimono, sappiamo dove guardare: alle piaghe di Gesù, pronto a perdonarci con il suo amore infinito. Lui conosce le ferite del tuo Paese, del tuo popolo, della tua Terra. Sono ferite che bruciano, infettate dall’odio, mentre il balsamo della speranza sembra non arrivare mai. Gesù soffre con te e desidera consolarti e guarirti, porgendoti il suo cuore ferito. Insieme oggi crediamo che con Gesù ci sia sempre la possibilità di essere perdonati e ricominciare. Cristo questo desidera, per darci la pace e il coraggio di perdonare a nostra volta e compiere una grande amnistia del cuore. Quanto bene ci fa ripulire il cuore dalla rabbia, dai rimorsi, dal livore e dal rancore!”.

SANTA MESSA PAPA FRANCESCO IN CONGO, DIRETTA STREAMING VIDEO RAI 1: UN MILIONE DI FEDELI A KINSHASA

La Santa Messa di Papa Francesco dal Congo, in occasione del suo viaggio apostolico in landa africana, è in corso di svolgimento in questi istanti e può essere seguita in diretta su Rai 1 e in streaming video su Rai Play, direttamente dal sito internet o dall’applicazione. Le autorità locali hanno da poco riferito la stima delle presenze in loco: sarebbero più di un milione le persone recatesi all’aeroporto di Ndolo, a Kinshasa, per assistere alla cerimonia religiosa del Pontefice.

Il viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica del Sud Sudan di Papa Francesco, che in questi minuti sta celebrando la Santa Messa, è stato preceduto da un messaggio ufficiale del Santo Padre: “Ringrazio le autorità civili e i vescovi locali per gli inviti e per i preparativi di queste visite, saluto con affetto quelle care popolazioni che mi attendono. Quelle terre sono provate da lunghi conflitti: la Repubblica Democratica del Congo soffre, soprattutto nell’Est del Paese, per gli scontri armati e per lo sfruttamento; mentre il Sud Sudan, dilaniato da anni di guerra, non vede l’ora che finiscano le continue violenze che costringono tanta gente a vivere sfollata e in condizioni di grande disagio”.

SANTA MESSA PAPA FRANCESCO IN CONGO, DIRETTA STREAMING VIDEO RAI 1: “LA GIOIA DI VEDERVI È GRANDE”

Durante la Messa in Congo, Papa Francesco ha detto: “La gioia di vedervi è grande, ho tanto aspettato questo momento. Nel Vangelo si è detto che anche la gioia dei fedeli era grande la sera della Pasqua nel vedere il Signore. Il risorto disse loro: ‘Pace a voi’. È più che un saluto, è una consegna, perché la pace annunciata dagli angeli la notte di Betlemme viene consegnata per la prima volta solennemente ai discepoli. La pace di Gesù viene consegnata anche a noi in ogni Messa e arriva con la Resurrezione, perché prima Gesù doveva riconciliare il mondo al Padre. Doveva abbracciare e colmare le distanze che ci separavano dalla vita e dalla speranza. Azzerate le distanze tra Cielo e Terra, tra Dio e Uomo: la pace viene data ai discepoli”.

Il Pontefice ha aggiunto: “Mettiamoci dunque dalla loro parte. Quel giorno erano tramortiti dallo scandalo della Croce, feriti dentro per avere abbandonato Gesù, timorosi di fare la sua stessa fine. In loro celano sensi di colpa, frustrazione, paura. Gesù proclama la pace mentre nel cuore dei discepoli ci sono le macerie. Le parole di Gesù arrivano per loro quando non c’erano spiragli di pace. Così fa il Signore: ci tende la mano quando stiamo per toccare il fondo. Con Gesù, il male non vince mai. Noi che siamo di Gesù, non possiamo lasciare che in noi prevalga la tristezza, che serpeggino rassegnazione e fatalismo. In un mondo scoraggiato per la violenza e la guerra, i cristiani fanno come Gesù. Lui, quasi insistendo, ha ripetuto ai discepoli ‘Pace a voi’. Noi siamo chiamati a fare nostro questo annuncio di pace”.

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