Ha fatto rumore l’assenza di Lionel Messi alla Casa Bianca: il fuoriclasse argentino era atteso a Washington dal presidente uscente americano Joe Biden, che lo ha insignito della Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile conferita negli Usa. La lista dei premiati comprendeva, oltre alla democratica Hillary Clinton, anche altre stelle come gli attori Denzel Washington, Michael J. Fox, Magic Johnson, Bono degli U2 e lo scrittore José Andrés, insieme a molte altre personalità (19 in totale). L’assenza del calciatore che ora gioca nell’Inter Miami ha sorpreso, tanto che si è aperto un piccolo giallo riguardo le ragioni.
Inizialmente né Messi né la Casa Bianca hanno fornito una spiegazione dell’accaduto, ma il giornale argentino Clarin ha rivelato che il campione argentino ha mandato una lettera di scuse alla Casa Bianca e di non potersi recare a Washington a ritirare il premio per problemi di agenda, precisando di essere molto contento e onorato del premio. Eppure, non sono mancate le polemiche e soprattutto le critiche a Biden, “snobbato” da Messi.
PERCHÈ MESSI È TRA I PREMIATI
“Lionel Messi è il giocatore più decorato nella storia del calcio professionistico. Sostiene programmi di assistenza sanitaria e di istruzione per i bambini di tutto il mondo attraverso la Leo Messi Foundation ed è ambasciatore di buona volontà dell’UNICEF“, questo il motivo per il quale Joe Biden ha conferito all’ex Barcellona la Presidential Medal of Freedom.
La Medaglia presidenziale della Libertà è la più alta onorificenza civile americana, che viene assegnata a persone che si distinguono per il contributo esemplare per la prosperità, valori o sicurezza degli Stati Uniti, alla pace nel mondo o con importanti iniziative sociali, pubbliche e private, come nel caso di Messi, che tramite la sua fondazione e l’attività di ambasciatore dell’UNICEF, sostiene programmi di assistenza sanitaria e di istruzione per i bambini di tutto il mondo.
IL COMUNICATO DELL’INTER MIAMI
In virtù delle varie speculazioni riguardo l’assenza alla Casa Bianca, è stato diffuso dall’Inter Miami un comunicato ufficiale in cui ha confermato che “prima dell’evento, Messi ha comunicato alla Casa Bianca di essere profondamente onorato e di aver ricevuto questo riconoscimento come un profondo privilegio“, ma “a causa di un conflitto di programmazione e di impegni precedenti, non ha potuto partecipare“. Quindi, Messi ha assicurato di aver “apprezzato il gesto e si è augurato di avere l’opportunità di incontrarlo nel prossimo futuro“.
LA BATTUTA DI JD VANCE E LE POLEMICHE DEI REPUBBLICANI
Non sono mancate critiche dai repubblicani per la scelta di alcuni premiati, come l’ex segretario di Stato Hillary Clinton e il miliardario George Soros, “per il loro sostegno alla democrazia“. In particolare, per i repubblicani la premiazione del fondatore della Open Society Foundation è stata definita una “vergogna nazionale“. Ad esempio, il senatore del Montana Tim Sheehy al Post ha dichiarato: “George Soros ha speso milioni per scegliere politici che rispondono in modo morbido ai crimini, che permettono ai criminali di creare scompiglio nelle nostre grandi città. A sua volta, Hillary Clinton ha abbandonato i nostri Navy Seals in Libia…“.
L’ex commissario di polizia di New York Ray Kelly ha dichiarato di non riuscire a “ricordare nessuno che abbia fatto di più di George Soros per minare lo stato di diritto in questo Paese“. Invece, il senatore repubblicano Josh Hawley ha dichiarato: “Joe Biden trascorre i suoi ultimi giorni da presidente chiedendosi: ‘Come posso mettermi ancora più in imbarazzo?’. Hillary Clinton avrebbe dovuto essere ritenuta responsabile, non onorata con i più alti riconoscimenti civili del Paese“. Ma si è lasciato andare a un commento anche il vicepresidente eletto Usa, J.D. Vance: “Attendo con ansia che Biden consegni la Medaglia Presidenziale della Libertà (postuma) a Pol Pot e al Conte Dracula“.
Looking forward to Biden giving the Presidential Medal of Freedom (posthumously) to Pol Pot and Count Dracula.
— JD Vance (@JDVance) January 4, 2025