Catello Maresca, magistrato italiano ed ex procuratore DDA di Napoli, è stato intervistato nelle scorse ore dal programma di Telelombardia, Detto Da voi: “Si tratta di una vittoria dello stato”, ha esordito in riferimento alla cattura di Matteo Messina Denaro, che poi ha proseguito, soffermandosi sui collaboratori di giustizia, figura che forse ha permesso la cattura del super latitante di Cosa Nostra, anche se non vi sono certezze: “L’ampio ricorso ai collaboratori di giustizia ha determinato una serie di difficoltà, a volte c’è qualcosa che non funziona perchè la situazione è complessa, i numeri dei collaboratori in Italia sono molto alti e dico fortunatamente perchè sono fondamentali per portare avanti i processi. La gestione amministrativa del collaboratore e del suo famigliare è più problematica”.
“Ovviamente bisogna utilizzare il buonsenso con l’obiettivo che grazie al collaboratore si riesca appunto ad accertare con determinazioni le responsabilità di criminalità efferati come Matteo Messina Denaro”. Caterina Collovati, conduttrice di Detto da voi, ha quindi incalzato Catello Maresca chiedendo come sia possibile che molti mafiosi in carcere riescano in qualche modo a comunicare con l’esterno: “E’ il problema di gestione ed è una piccola fetta patologica di situazioni che purtroppo si possono verificare”.
CATELLO MARESCA SU MESSINA DENARO: “L’ERGASTOLO OSTATIVO…”
“L’ergastolo ostativo – ha continuato Catello Maresca – nasce proprio per evitare a mafiosi e terroristi di comunicare fuori dal carcere e mandare direttive. Il sistema di controllo funziona, prevede un monitoraggio attento della corrispondenza, dei colloqui con i famigliari. Ci sono poi situazioni patologiche”.
Catello Maresca ha quindi proseguito: “Nei clan dei Casalesi i capi avevano individuato un cifrario fatto di gesti, parole in codice che trasmettevano ai famigliari. Il controllo del 41 Bis consente all’autorità giudiziaria di monitorare con attenzione ciò che avviene e di far partire ulteriori indagini. E’ una storia che dura da 150 anni, è fatta di catture e successi ma anche riorganizzative, ora catturato un capo già in atto attività di riorganizzazione della mafia siciliana per questo è fondamentale un monitoraggio continuo e il controllo del 41 bis è fondamentale”.