Per parlare della clamorosa notizia dell‘arresto del capo di Cosa Nostra, Mattia Messina Denaro, è intervenuto in collegamento con Mattino 5, programma di Canale 5, il noto magistrato anti mafia Alfonso Sabella, nonchè grande conoscitore delle organizzazioni criminali d’Italia: “E’ una grande notizia – ha commentato Sabella – non posso che essere straordinariamente felice per l’ennesimo successo dello stato alla lotta alla mafia. E’ l’ultimo degli stragisti corleonesi ancora in libertà, per troppo tempo è stato in libertà però adesso finalmente lo stato ha vinto. E’ la dimostrazione che lo stato quando vuole vince sempre”.
E ancora: “Raramente i boss lasciano definitivamente il loro territorio dove sono più sicuri, protetti, riescono a muoversi e dove hanno necessità di impartire gli ordini. Lui era un po’ anomalo rispetto ai boss di Cosa Nostra perchè spesso avevamo avuto notizie della sua presenza fuori dalla Sicilia e all’estero. Mi stupisce che sia stato arrestato a Palermo”.
MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO, SABELLA: “COSA NOSTRA IN MANO AI PALERMITANI”
Alfonso Sabella ha continuato: “Certamente Matteo Messina Denaro è l’uomo di maggior prestigio di Cosa Nostra ma ho qualche dubbio sia l’attuale capo di Cosa Nostra, senza dubbio è stato lui ad aver progettato la strage del 1993, ma dopo l’arresto di Bagarella e Brusca, aveva fatto un passo indietro chiudendo un accordo con Provenzano”.
Ma quindi la mafia oggi in che mani è? “E’ nelle mani della sua struttura – ha continuato Alfonso Sabella – è una struttura verticale, un suo direttivo, i capi mandamento e le sue regole, rimaste immutate, chi sia il capo di Cosa Nostra non lo so, l’area è certamente palermitana. Il potere dei corleonesi è finito il 14 aprile 1998 con l’arresto di Vito Vitale. Per area moderata (che Messina Denaro sposerebbe ndr) intendo l’area che preferisce non sfidare lo stato ricorrendo il meno possibile a stragismo, omicidio, quell’area che aveva anche sposato Provenzano tanto da fare scomparire Cosa Nostra dalle cronache dei giornali”.