Un arbitro donna è stato insultato in maniera pesante in quel di Mestre. Durante la partita disputatasi mercoledì scorso fra Treporti e Miranese, categoria Giovanissimi, un direttore di gara ha dovuto subire delle offese sessiste dalla tribuna per tutto il match. A darne notizia è l’edizione online di Sportmediaset, che sottolinea come un 14enne abbia anche provocato lo stesso arbitro, abbassandosi i pantaloncini in campo e sfidandola ad espellerlo o a praticare sesso con lui. Una notizia choc che è stata riportata dal quotidiano Il Gazzettino, che spiega come la giovane direttrice di gara sia stata assistita psicologicamente e aiutata dalla sezione Aia di Venezia dopo quanto accaduto. La vicenda è finita all’attenzione del giudice sportivo e della Federcalcio, che ha invitato “gli atti per provvedimenti contro il ragazzino – scrive Mediaset – oppure per l’invio della documentazione alla Federcalcio nazionale”.
MESTRE, ARBITRO È DONNA: INSULTI SESSISTI
Giulia Nicastro, così si chiama l’arbitro in questione, è stata subito offesa poco dopo il fischio d’inizio, con una ventina di genitori del Treporti che l’hanno invitata a dedicarsi al “mestiere più antico del mondo”, abbandonando la divisa da direttore di gara. La donna è stata difesa dalla dirigenza della Miranese e dagli organizzatori del torneo, ma lo staff e la dirigenza del Treporti, come sottolinea Mediaset, non hanno fatto altrettanto, non richiamando i propri tifosi. In occasione di un calcio d’angolo un 14enne si è poi abbassato i pantaloni in mezzo al campo, rivolgendosi all’arbitro in tale modo: “Vediamo se hai il coraggio di espellermi oppure…”. La Nicastro ha ovviamente estratto il rosso, espellendo il calciatore e scaldando ancora di più gli animi. Al termine del match sono giunte le scuse del Treporti: «Il nostro tesserato ha perso la testa: abbiamo già chiesto scusa alla società organizzatrice, lo stesso faremo all’arbitro che stiamo cercando di contattare. A scaldare la situazione – prosegue Marco Dalla Puppa, dirigente del club – è stato un gruppo di circa venti persone, in gran parte genitori, che hanno rivolto al direttore di gara diversi insulti. Ed è stato in questo contesto che il nostro tesserato ha perso la testa e si è lasciato andare ad un gesto bruttissimo».