Meta diffonde un nuovo modello di IA, ma frena l’ingesso in Europa

E’ aperta la faida tra Meta e l’UE dopo che l’azienda sta per lanciare un nuovo modello di IA, ma frenando la diffusione in Europa e infiammando una faida che resta sempre più accesa e carica di tensione, come sottolinea la sempre ben informata pagina social Datapizza il modello già ideato non dovrebbe approdare in UE, almeno in un primo momento: “Meta sta per lanciare un nuovo modello dopo Llama 3.1 405B, che sarà stavolta multimodale, come GPT-4o… ma non arriverà in UE, per incertezze su *”l’imprevedibile natura dell’ambiente delle regolamentazioni europee”.



Una dichiarazione arrivata dopo che per il momento è stato deciso di non rilasciare META AI all’interno di Instagram, Facebook e Whatsapp in UE, viste le richieste dell’autorità per la privacy europee, e questo secondo Datapizza potrebbe essere un tentativo di respingere l’approccio adottato dall’Europa che chiede maggiori tutele all’utilizzo di dati. Di conseguenza, Axios ha spiegato che Meta ha svelato che il nuovo aggiornamento potrebbe non essere utilizzabile nelle regioni dell’UE, con la tensione che sembra farsi sempre più alta.



Meta e non solo: anche Apple in tensione con l’UE

Non è questione nuova anche la faida tra i prodotti della mela morsicata e l’Europa, visto che l’azienda ideata da Steve Jobs aveva dichiarato che alcune feature dei suoi prodotti non sarebbero arrivate in UE per il momento, le aziende dunque starebbero cercando di spingere in ogni modo per poter agire con meno limitazioni e usufruire dei dati degli utenti in maniera libera, mentre l’Unione europea impone tutele che però potrebbero essere complesse da implementare, va avanti così non solo la faida con Meta.

Stando alle anticipazioni riguardo al nuovo modello di IA che Meta sta per lanciare la potenza raggiungerà livelli mai sfiorati prima, tutto questo in attesa di capire se anche l’Italia e l’Unione Europea decideranno di strizzare l’occhio a questi prodotti ormai sempre più strutturati, resta il fatto che le tensioni rimangono e non saranno certo facili da appiattire a breve giro di posta, inoltre margine per il dialogo ad ora sembra essercene poco con l’azienda di Zuckerberg.