Il New York Times ha pubblicato un interessante nuovo studio riguardante il metabolismo che di fatto ha stravolto quanto sapevamo fino ad oggi sull’argomento. “Pensiamo che il metabolismo sia solo una questione di esercizio, ma è molto di più”, spiega Herman Pontzer, professore associato di antropologia evolutiva alla Duke University. Secondo i ricercatori della Duke, calcolando il dispendio energetico totale capiamo quante calorie ci servono per rimanere in vita ma anche “come funziona il corpo. Non esiste una misura più diretta di ciò del dispendio energetico”. Come scrive il NYT, gli studi sulle calorie degli ultimi anni non sono stati in grado di spiegare con sufficiente precisioni come cambia la necessità di apporto calorico nel corso della vita.
Non è stato ad esempio chiarito come variabili come età, sesso, stile di vita e malattie, influenzino il nostro dispendio energetico. Ci si è basati su ‘intuizioni’ aggiunge Pontzer ma “Tutta questa intuizione non è mai stata supportata dai dati”. A riguardo è giunto in aiuto un articolo pubblicato su Science lo scorso mese, realizzato dallo stesso Pontzer e da altri 80 coautori presso la Pennington University, che di fatto ha sbugiardato alcune credenze degli ultimi cento anni riguardanti il metabolismo, e che di conseguenza mette un po’ in secondo piano la dieta, il fitness e il movimento. Si è così scoperto che il metabolismo attraversa quattro distinte fasi della vita, ed inoltre che il metabolismo dei neonati assomiglia a quello degli adulti. Quando il bimbo raggiunge il primo mese di età il tasso metabolico aumenta, e fra i 9 e 15 mesi è superiore del 50% rispetto a quello di un adulto, come se un over 18 bruciasse 4.000 calorie al giorno. Fra gli uno e i due anni il dispendio energetico inizia a diminuire fino a che non si hanno circa 20 anni, mantenendosi poi stabile per i restanti 40 anni, anche durante gravidanza e menopausa; in poche parole si bruciano calorie con la stessa efficienza a 25 come a 55 anni.
NUOVO STUDIO SUL METABOLISMO: DAI 20 AI 60 ANNI BRUCIAMO CALORIE ALLO STESSO MODO
A partire dai 60 anni, poi, il dispendio energetico cambia nuovamente, diminuendo fino alla fine della nostra vita. Si è inoltre scoperto, sbugiardando di fatto un’altra classica credenza, che gli uomini non hanno un metabolismo innato più veloce delle donne, ma bruciano di più perchè hanno più muscoli, che consumano quindi più energia del grasso. Richard Bribiescas, professore di antropologia alla Yale University ha spiegato che lo studio “affronta una lacuna davvero notevole nella comprensione della fisiologia di base. È davvero importante non solo per la scienza di base, ma perché il metabolismo è assolutamente centrale per qualsiasi comprensione della malattia o del benessere”.
Jennifer Rood, direttore associato per nuclei e risorse presso il Pennington Biomedical Research Center, aggiunge: “Deve esserci un interruttore che si accende in un bambino di 1 mese che dice: ‘Devo aumentare molto il dispendio energetico’ e poi qualcosa che dice: ‘Ora ho 60 anni, non devo essere efficiente come prima’”. Poi Rood aggiunge: “Cosa sono quegli interruttori? Penso che queste siano le chiavi per invecchiare”. Bribiescas conclude: “Questo particolare studio attirerà una maggiore consapevolezza per la comprensione di queste importanti sfumature”.