Cristina Corrada, metafonista: “Ho sentito Nadia Toffa due giorni dopo la morte”

Cristina Corrada, metafonista che dice di parlare con Nadia Toffa, racconta come è cominciato il suo percorso di dialogo con l’aldilà a Zona Bianca: “Per me è stato un percorso iniziato 6 anni fa, quando ho perso mia mamma. Da subito percepivo delle energie, cose che non avevo mai sentito. Da lì è iniziato un percorso piano piano che mi ha portato a fare determinate cose. Ho avuto dei segni che mi hanno portato a fare una ricerca. L’ho fatto perché volevo capire dove era andata mia mamma. Volevo capire dove era andata. Durante i mesi successivi ha iniziato a dare dei segni e ho capito che era lei. Mi mandava delle monete, mi cadevano delle monete ai piedi: si concretizzavano a mezz’aria e cadevano a terra. E quindi da lì ho iniziato a farmi delle domande. È stato un percorso tosto perché comunque è stata una bellissima cosa scoprire determinate cose“.



Lei spiega che “Con Nadia è stato un percorso. Io non l’ho mai conosciuta in vita e neanche la guardavo in televisione. Ho passato anni a sperimentare, non accendevo neanche la televisione. Arrivavo a casa la sera e studiavo. Durante le mie sperimentazioni, dopo due giorni che Nadia era mancata, io ho sentito questo nome da una voce femminile. In quel momento io non ci ho dato peso. Io che sperimento in questo campo ricevo tanti nomi di queste entità che vogliono comunicare con noi”.



Metafonista Cristina Corrada: “Nadia Toffa era mia sorella”

La metafonista Cristina Corrada spiega a Zona Bianca di aver avuto un legame particolare con Nadia Toffa in un’altra vita: “Non so perché Nadia abbia scelto proprio me. Per due anni ho comunicato con Nadia. Arrivava in metafonia una o due volte al mese. In tutto questo tempo lei mi diceva delle frasi che mi facevano pensare, mi incuriosivano. Quando ho avuto l’occasione di parlare con una medium ho capito. Credo che Nadia in un’altra vita sia stata mia sorella. L’anima è quella che fa i nostri percorsi qua. Noi abbiamo fatto tante vite, non abbiamo fatto solo questa. L’anima è quella che fa tutte queste vite e quindi immagazzina tutti questi dati. Nell’altra dimensione, lei sapeva chi ero io. Lei sapeva che di me si poteva fidare e quindi è arrivata da me“.



Ma perché la giornalista de Le Iene avrebbe deciso di comunicare con i propri cari? La metafonista spiega: “Nadia quando era qui ha fatto tantissime inchieste, le ha fatte con il cuore, per le persone in difficoltà, per le persone che avevano bisogno. Credo che Nadia di là abbia fatto la stessa cosa, per dare conforto alle persone che hanno perso un proprio caro”.