Secondo l’accusa lanciata sul British Medical Journal (BMJ) da un medico in pensione il metodo scientifico si sta rivelando sempre più inefficiente nell’ambito della medicina. Si tratterebbe, secondo lui, di un problema metodologico, relativo al segreto professionale tra il medico (talvolta anche autore degli studi presi di mira dall’accusa) e il paziente che permette di omettere i dati utilizzati nelle ricerche. “Forse è giunto il momento di rivalutare l’equilibrio tra ‘riservatezza del paziente’ e il rigore previsto nel metodo scientifico di valutazione di ciò che viene pubblicato” conclude il medico nella sua breve lettera indirizzata agli accademici di tutto il mondo.
Perché il metodo scientifico non funziona in medicina?
A lanciare l’accusa contro l’utilizzo, a suo dire inefficiente, del metodo scientifico in medicina è il dottor Keith G Ions sulle pagine della prestigiosa rivista scientifica inglese BMJ. “Sembra che il metodo scientifico non si applichi più alla ricerca medica”, sostiene, “e lo dico perché per la maggior parte delle discipline scientifiche è possibile ottenere i dati grezzi utilizzati dagli autori dell’articolo per rieseguire l’analisi e verificare eventuali aree di preoccupazione o dubbio”.
Ed è proprio qui che il meccanismo del metodo scientifico si incrina per la medicina, “ormai ottenere dati medici è molto difficile”. “Sembra che la ‘confidenza tra medico e paziente’, anche per i dati completamente anonimi, prevalga su tutto il resto e gli autori si sentono in grado di ignorare semplicemente le richieste in merito ai dati che hanno utilizzato“. Il medico in pensione, però, non si limiterebbe a lanciare l’accusa contro l’uso del metodo scientifico in medicina, ma fornisce anche alcuni esempi pratici. In due casi studio “ho pensato che potesse esserci un difetto nell’analisi”, spiega, “nel primo caso ho chiesto all’autore che mi ha indirizzato alla biobanca del Regno Unito. Ciò si è rivelato inutile, poiché (..) non sono stato in grado di ottenere i dati. Nel secondo caso (..) non ho ricevuto risposta dagli autori”.
Come funziona il metodo scientifico?
Insomma, sembra che per via della riservatezza tra medico e paziente, l’uso del metodo scientifico in medicina sia assolutamente inefficiente. Questo, sempre a detta dell’autore dell’accusa lanciata sul BMJ, perché viene meno il meccanismo di riproduzione dei dati. Affinché il metodo di una ricerca sia considerato scientifico, infatti, è necessario che a chiunque (con le competenze del caso) legga lo studio, sia permesso replicarlo in ogni sua minima parte. Mancando il fattore principale, ovvero i dati, tutto il meccanismo viene meno, in un’irreplicabilità degli studi che li rende, di fatto, invalidi tanto per la confutazione, quanto per la conferma.