Disagi questa mattina sulla linea M1 della metro di Milano, la cosiddetta “rossa”: un uomo è stato sorpreso a camminare lungo i binari della stessa tratta della metropolitana meneghina, provocando la soppressione e il ritardo di numerose corse. A comunicare la questione con un aggiornamento di fatto in tempo reale è stata l’Atm, l‘azienda dei trasporti pubblici meneghini, che attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter ha fatto sapere: “La M1 è chiusa tra Palestro e Villa San Giovanni, dove i treni sono sostituiti da bus. Considerate maggiori attese sul resto della linea: gli ingressi sono scaglionati. Per cambiare con M2 usate Cadorna. Per cambiare con linee S considerate stazioni alternative a Pta Venezia”.
Quindi un altro cinguettio in cui è stato spiegato il perchè del problema: “Una persona non autorizzata in galleria ci ha costretto a modificare la circolazione. #M1 è sospesa tra Rovereto e Palestro. La tratta è servita da bus. #M2 è rallentata. Usate Cadorna per cambiare tra le linee. Seguono aggiornamenti”. L’episodio si è verificato stamattina presto, attorno alle ore 7:30, orario di punta per le metro, sia per quanto riguarda i lavoratori nonché gli studenti, e ovviamente ha provocato un enorme malcontento negli stessi pendolari.
METRO MILANO M1 BLOCCATA: CIRCOLAZIONE TORNATA ALLA NORMALITA’ DOPO CIRCA DUE ORE MA…
Sempre l’Atm, nel corso della mattinata aveva fatto sapere: “La circolazione è rallentata dopo l’intervento del nostro personale per una persona non autorizzata in galleria. Considerate maggiori attese: stiamo scaglionando gli ingressi”, mettendo poi a disposizione dei viaggiatori dei mezzi alternativi: “Sono in arrivo bus per sostituire i treni nella tratta sospesa, a Loreto non si cambia con M2. Cambiate a Cadorna”.
Fortunatamente, dopo un paio d’ore di caos e attesa, la situazione è iniziata a tornare lentamente alla normalità, e anche in questo caso è stata la stessa Atm ad annunciarlo, circa un’oretta fa: “I treni stanno tornando a viaggiare sull’intera linea e per tutte le destinazioni. Considerate maggiori attese: gli ingressi nelle stazioni sono scaglionati”. Non è chiaro se il responsabile del caos sia stato fermato e in qualche modo individuato e “redarguito” per il danno che ha provocato.