Dopo che per più di metà anno sono rimaste chiuse contemporaneamente le centralissime stazioni della Metro di Roma Repubblica, Spagna e Barberini si sperava che una situazione del genere non potesse più tornare in una città importante e internazionale come la Capitale d’Italia: e invece con la chiusura forzata dal prossimo 30 dicembre della Stazione di Cornelia, sempre sulla Linea A, getta l’Atac e il Campidoglio ancora una volta nel caos per la gestione dei trasporti pubblici e del servizio della rete metropolitana. L’annuncio è stato dato oggi dalla stessa Atac, nell’ambito del piano di interventi sulla rete Metro di Roma: «a partire da lunedì 30 dicembre la stazione Cornelia della linea A della metropolitana resterà chiusa per la revisione ventennale di scale mobili e ascensori». Per provare a ridurre il disagio, Atac comunica che sarà attivata una linea di bus navetta denominata MA13 che collegherà la stazione Cornelia alla stazione di Valle Aurelia dove i viaggiatori potranno accedere alla metro A o al servizio ferroviario FL.
ROMA, CAOS SULLA LINEA A: TUTTI I DISAGI
Dopo il caos momentaneo di oggi – la chiusura della Metro Flaminio dopo il suicidio di una militare nei bagni della stazione – il vero problema per utenti e turisti della Capitale resta però la contemporaneità di altre stazioni chiuse per i medesimi motivi, ovvero Barberini e Baldo degli Ubaldi: quest’ultima chiusa dall’estate per la stessa revisione, mentre Barberini addirittura è dalla scorsa primavera che la linea A non fa fermata per il “nodo” delle scale mobili. Per entrambi questi casi Atac prova a difendersi così sui messaggi social «si stanno concludendo le attività relative agli impianti di traslazione», ma è evidente e lampante il disagio provocato da una chiusura della metropolitana per così tanti, troppi, mesi. Ieri l’assessore alla Mobilità di Roma Pietro Calabrese ha fatto un sopralluogo sulle stazioni già chiuse – quando ancora non era ufficiale la chiusura di Cornelia dal prossimo 30 dicembre – spiegando di aver già richiesto una chiarezza sui tempi della riapertura: «Sembra che durante i collaudi, su una delle 4 scale mobili date in riapertura siano stati riscontrati ancora dei problemi», ha spiegato l’assessore.