Il presidente del Parlamento Ue Metsola ha le idee chiare: chiede un impegno maggiore contro la radicalizzazione delle frange, un accordo sulla migrazione e la salvaguardia dell’area Schengen. Parlando al Die Presse, si parte dalle prossime elezioni europee che si terranno tra un anno. Quali sarebbero le conseguenze se i partiti nazionalisti e critici dell’UE ottenessero ulteriori guadagni? Lei non ha dubbi: “Se qualcosa abbiamo imparato in questa legislatura è che dobbiamo cercare le maggioranze al centrodestra. Anche durante la pandemia, solo il centro ha riconosciuto le soluzioni di cui aveva bisogno un’Europa comune”. 



Come prosegue il presidente dell’Europarlamento, l’Europa “È andata contro l’istinto di alcuni Stati membri di chiudere immediatamente le frontiere. Si è resa conto che ripristinare la stabilità era l’unico modo per l’economia di superare tutto questo. E si trattava anche di una reazione adeguata alla guerra. Siamo presto riusciti a mettere insieme undici pacchetti di sanzioni, abbiamo accettato l’Ucraina e la Moldavia come paesi candidati. Sembrava impossibile prima realizzare tutto questo insieme. In futuro si tratta di mantenerlo. Significa anche che quando c’è un rafforzamento degli estremi da entrambe le parti, il centro politico diventa più importante che mai”.



Metsola: “Possiamo rafforzare l’area Schengen”

Il crescente divario nella società, secondo Metsola, si può superare. Come spiega a Die Presse, “Se semplicemente ignoriamo la narrativa dei populisti e le loro semplici risposte, se assumiamo che il centro reggerà comunque, perdiamo elettori giovani e frustrati che sono isolati nelle aree rurali o si sentono lasciati indietro nelle aree urbane, e credono che l’Europa non prenda loro in considerazione. Voglio lavorare contro questo. Voglio ascoltare, ma anche offrire soluzioni”.

Metsola qualche “giorno fa ha chiesto un approccio paneuropeo globale” alla migrazione. Il Parlamento europeo ha proposto una riforma europea dell’asilo, che protegga le frontiere e allo stesso tempo offre protezione a chi ne ha bisogno e agisce con tutta la severità contro i trafficanti di esseri umani. Sul veto dell’Austria sull’espansione dell’area Schengen, Metsola ha chiesto: “Possiamo affrontare questo problema e proteggere e rafforzare la nostra area Schengen. Uno Schengen più forte significa un’Europa più sicura. Un’Europa più vicina significa un’Europa migliore“.