La domanda provocatoria e titolo dell’incontro principale di ieri, “Il Parlamento serve ancora?” sembra paradossale o comunque retorica per Gianluigi Da Rold, giornalista ed editorialista. “Io sono ancora uno di quelli che crede che il parlamento abbia la sua sovranità e che quindi vada preservata la sua autonomia, non ci sono sostitutivi. Churchill diceva che la democrazia ha mille difetti però poi, alla fine, è l’unica cosa che funziona, quindi al di fuori della democrazia rappresentativa o si inventa qualcosa di strano oppure si ha la deriva del totalitarismo. È chiaro” prosegue Da Rold “che la democrazia ha dei difetti e che rispetto ai tempi deve avere magari un altro passo.



Il Parlamento non solo va salvaguardato, ma va anche potenziato attraverso la riduzione dei gruppi parlamentari può avere un monocameralismo al posto del bicameralismo (…) però il concetto resta sempre lo stesso, cioè che il Parlamento è il centro della vita Democratica, e senza questo non esiste.” Da Rold poi incalza sull’attuale classe politica, definendola spaesata, che si appella ad esperimenti stani e che poco conosce i principi fondamentali della politica. Sia all’interno delle forze di maggioranza che dell’opposizione non si è capito che eliminando i corpi intermedi ci si è staccati dalla società civile che si rappresentava e smettendo di fatto di cercare di risolvere i problemi di quest’ultima.



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