Nuove critiche da parte di Libero nei confronti del sindaco di Milano Beppe Sala ed in particolare per l’ultima iniziativa che porta la firma del consigliere della lista del primo cittadino, Marco Mazzei. Si è deciso di installare in alcune stazioni della metro, ponendo fine ai furbetti che saltano i tornelli senza pagare i biglietti, delle gabbie, ma Mazzei le ha bocciate spiegando: «Io non riesco ad appassionarmi alle gabbie. Fin da quando questo tema dei super-tornelli è emerso nelle Commissioni e poi in Consiglio, io ho manifestato perplessità. Perché sogno una Milano che assomigli a Berlino. E, soprattutto: ci credo. Credo che possiamo diventare una comunità che non ha bisogno di blindare le metropolitane così come non ha bisogno dimettere cancelli alti per “proteggere” un parco o un’aiuola», le parole riportate da Libero e pubblicate sui social. Il problema, scrive il quotidiano, non sono quindi i migliaia di “passeggero” che hanno fatto il salto del tornello ma appunto le barriere piazzata per evitare il fenomeno degli scrocconi.
A rincarare la dose ci ha pensato la consigliera del Pd, Monica Romano, che sempre via social si domanda: «Lo so, ci sono i furbetti. Ma oltre a loro, quante persone che non si possono permettere un biglietto lasceremo fuori dai nostri nuovi tornelli? Come possiamo rimanere sconvolti davanti alle lunghe code da Pane Quotidiano e poi gioire per questa prova muscolare ai mezzanini? Come possiamo leggere con preoccupazione delle migliaia di nuovi poveri e non vedere che è a loro che stiamo togliendo la possibilità di muoversi in città?».
MEZZI PUBBLICI MILANO, LA RICETTA DI MAZZEI CHE FA DISCUTERE
La ricetta per risolvere il problema arriva sempre dal consigliere di Beppe Sala: «Farei pagare di più, anche molto di più, il biglietto a chi può e introdurrei formule agevolatissime, poco più che simboliche, per chi non può, per le molte persone che non possono», parole che Libero commentano con “E così la patrimoniale sul biglietto del tram è servita”.
«Penso che sia così che si prova a costruire una città comunità, il modello delle gabbie e dei recinti, dei muscoli e della forza lo lasciamo volentieri alla destra», aggiunge Mazzei, ribadendo il suo pensiero. E ancora: «Il senso di comunità che è indispensabile per uscire dal dramma delle collisioni stradali è altrettanto indispensabile per gestire l’accesso ai mezzi pubblici».