Il MGCS (Main Ground Combat System), il carro armato del futuro di Germania e Francia, diventerà realtà. Il progetto risale al 2017, quando i due Paesi, come ricostruisce Insider Paper, hanno stabilito con un accordo che avrebbero creato questo nuovo mezzo da battaglia di ultima generazione con l’obiettivo di sostituire i rispettivi Leclerc e Leopard, ormai prossimi a diventare obsoleti. I primi pezzi sarebbero dovuti essere terminati nel 2035 ed essere introdotti sul campo a partire dal 2040, ma in questi anni il progetto ha subito dei ritardi. È per questo motivo che le parti in causa si sono risedute al tavolo per definire i dettagli sulla sua realizzazione.



È stato stabilito nel corso di un incontro a Parigi tra i ministri della difesa Sebastien Lecornu e Boris Pistorius non solo che si andrà avanti, ma anche che ci sarà massima unità nell’iniziativa, sebbene qualche contrasto sia sopraggiunto negli ultimi tempi per quel che concerne la guerra tra Russia e Ucraina. Nessun dietrofront, dunque. “La firma di oggi è una vera pietra miliare. Non sarà il carro armato del futuro, ma il futuro del carro armato”, hanno detto. I due Paesi si divideranno a metà il lavoro per quanto riguarda la produzione industriale. L’Italia ha aderito al progetto come Stato osservatore.



Come sarà il carro armato MGCS (Main Ground Combat System)

A proposito delle caratteristiche del MGCS (Main Ground Combat System), il carro armato del futuro di Francia e Germania, è stato già reso noto che esso si servirà dell’intelligenza artificiale e, di conseguenza, potrebbe funzionare senza la necessità di avere a bordo un equipaggio, inviando dati e comunicazioni in tempo reale a chi lo comanda a distanza. Inoltre, avrà una tecnologia laser inclusa. Dal punto di vista fisico, sarà più leggero dei suoi predecessori e capace di dotarsi di un maggior numero di munizioni. Il nuovo mezzo integrerà “la potenza di fuoco della prossima generazione, la guerra elettronica e l’intelligenza artificiale, nonché armi laser e a fascio diretto”, hanno previsto i ministri della difesa Sebastien Lecornu e Boris Pistoriu.

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