Mia Ceran, conduttrice televisiva al timone del format “Nei tuoi panni”, su Rai Due, ha annunciato che si prenderà un periodo di pausa dalla televisione per dedicarsi alla nuova maternità. Un argomento approfondito in un intervento sul quotidiano “La Stampa”, nel quale la presentatrice ha esordito con queste parole: “Un po’ ancora mi vergogno mentre lo scrivo. ‘Non ce la faccio’. Come suona male, nel 2023, che una donna lasci un lavoro, per giunta un lavoro da ‘privilegiata’ come è quello della conduttrice televisiva, perché non riesce a star dietro ai figli, quelli a casa e quelli che verranno, e agli altri impegni lavorativi presi. Mi sono sentita di chiedere scusa nel dirlo”.



Mia Ceran lavorerà fino al nono mese di gravidanza, ma non tornerà in fretta e furia in onda tutti i giorni dopo aver partorito: Mi fermerò per qualche mese. Per la prima volta in molti anni di lavoro abbandono un progetto prima di averlo portato a compimento e riconosco il mio limite. Qualche settimana fa ho raccontato nel podcast che curo (‘The Essential’) la scelta di Jacinda Ardern, premier neozelandese molto amata, che dopo 5 anni di onorato servizio ha detto: ‘Non ho più benzina nel mio serbatoio’, e lo ha detto con un candore che non siamo abituati ad associare alle persone che arrivano in posizioni apicali nel proprio lavoro, specie in politica”.



MIA CERAN: “IL SERBATOIO DI OGNI DONNA È DIVERSO”

Sempre su “La Stampa”, Mia Ceran ha voluto elogiare la schiettezza di Ardern, la quale, parlando senza filtri di burnout, di voler preferire per un certo periodo un impegno privato a uno pubblico, ha consegnato un’eredità importante ai posteri, ma “soprattutto a tutte quelle donne che sentono il dovere di essere perennemente performanti su tutti i fronti. Nel mio piccolo, senza voler paragonare i miei sforzi a quelli di una donna che guida uno Stato, ho sentito anche io che era arrivato il momento della sincerità e ho voluto sfruttare il privilegio di chi si può permettere di scalare le marce e non fingere davanti al mondo che l’arrivo di un altro figlio non sia un impegno enorme”.



Per ammettere che il carico si era fatto troppo pesante, Mia Ceran ha ammesso di avere dovuto vincere la vergogna, il timore di deludere chi pensava che lei avrei fatto tutto, e anche con il sorriso. Eppure “nessuno dei miei capi, dei miei colleghi e dei miei collaboratori si è mostrato meno che comprensivo. A casa sono rimasti invece un po’ più stupiti: è un talento comune a molte donne, quello di saper dissimulare la fatica”. Tuttavia, la persona che la conduttrice più temeva di deludere era proprio se stessa e “la vergogna che in parte devo ancora vincere è tutta mia, così come la paura di vanificare molti anni di impegno e di dedizione totale al mio lavoro”. Alla nuova generazione di donne invece “sembra che venga chiesto di essere la miglior lavoratrice possibile e al contempo la più performante delle madri”, ma “il serbatoio di ogni donna è diverso, così come il suo limite, ma il primo passo è riconoscerlo e non mentire a se stesse. Arrivederci, torno presto (spero)”.