Ospitato negli studi televisivi di “Bella Ma’”, la trasmissione del pomeriggio di Rai Due condotta da Pierluigi Diaco, l’ex nuotatore azzurro Massimiliano Rosolino ha rivelato che la sua compagna Natalia Titova è stata vittima di ripetute aggressioni verbali avvenute in pubblico e che ne hanno inevitabilmente segnato l’umore per diversi giorni. Si è trattato di attacchi successivi allo scoppio del conflitto tra l’Ucraina e la Russia, scaturito dall’attacco mosso da Vladimir Putin al Paese di Volodymyr Zelensky lo scorso 24 febbraio e che riguardano proprio le origini della ballerina, per anni volto di punta del programma “Ballando con le Stelle”.

Massimiliano Rosolino, in particolare, ha asserito: “La guerra è sbagliata a prescindere e in questo momento il mio amore Natalia Titova sente proprio la mancanza della mamma. Per strada qualche volta le è capitato di essere attaccata verbalmente, anche in tempi recenti. Una signora, ad esempio, le ha chiesto: ‘Tu sei ucraina, vero’?. Lei le ha naturalmente risposto: ‘No, sono russa’. La signora è scappata via… In un altro caso, c’è stato un soggetto che l’ha offesa, sempre per via del fatto che è nata in Russia”.

MASSIMILIANO ROSOLINO: “LA MIA COMPAGNA NATALIA TITOVA SENTE LA MANCANZA DEI GENITORI, IL PAPÀ HA AVUTO UN ICTUS”

Nel prosieguo di “Bella Ma’”, Massimiliano Rosolino ha voluto aggiungere, a proposito di queste offensive verbali subite da Natalia Titova, che “non bisogna polemizzare, però è chiaro che lei ci è rimasta male. Non ero presente quando è stata attaccata, ma posso dire che lei non l’ha presa bene. Non bisogna esasperare l’accaduto, ma evitiamo le circostanze in cui qualcuno può creare difficoltà a un’altra persona. Se temo per l’incolumità di Natalia? No, però non sai mai chi ti trovi di fronte”.

Peraltro, come ha ricordato Massimiliano Rosolino, la sua compagna Natalia Titova sta soffrendo per la lontananza da sua madre e suo padre, complice lo stop del traffico aereo verso la Russia. Il papà della ballerina, peraltro, “ha avuto un ictus dovuto a un’operazione e si è trovato da un momento all’altro a non essere autonomo. Ha però il grande carattere delle persone dell’Est, che accettano la difficoltà e cercano di conviverci. Natalia non vede i genitori da un anno esatto e le mancano da morire, soprattutto la mamma”.