Luca Ward è intervenuto in qualità di ospite in occasione della puntata di “Dritto e Rovescio”, trasmissione di Rete Quattro condotta da Paolo Del Debbio, andata in onda nelle scorse ore, per un’intervista al cui interno ha affrontato la delicata questione connessa alla salute di sua figlia Luna, undicenne affetta dalla sindrome di Marfan. Una patologia per la quale la ragazzina è in cura presso l’ospedale ortopedico di Lione, ma, a marzo dell’anno scorso, sono stati chiusi anche i corridoi sanitari e questo ha comportato a lei e a tanti altri pazienti l’impossibilità di recarsi oltre confine per ricevere i trattamenti e le cure necessari.
“A Lione – ha spiegato il celebre doppiatore – vengono realizzati corsetti contenitivi e antirotativi della colonna, cosa che in Italia ancora non c’è, da indossare 20-22 ore al giorno. Spesso, però, dovevamo andare a rifare questi corsetti, in base alla velocità di crescita della bambina (in linea di massima una volta ogni 10-12 mesi). C’è gente che si è impegnata le case per sostenere questi corsi: per noi è inutile nascondere che è stato più semplice a livello economico, ma a livello emotivo è comunque pesante”.
LUCA WARD: “NOSTRA FIGLIA LUNA DEVE ESSERE OPERATA”
Luca Ward a “Dritto e Rovescio” ha poi proseguito la narrazione dei fatti, ricordando che a Lione “sei lontano da casa tua e noi parliamo più l’inglese che il francese in famiglia, anche se devo dire che gli ortopedici dell’ospedale sono persone straordinarie”. Purtroppo, però, a causa del lockdown, a marzo 2020 Luna si è aggravata e non è stato possibile recarsi in Francia, complice la chiusura dei corridoi sanitari: “Il busto l’ha potuto fare solo a fine giugno e quindi la curvatura della sua colonna vertebrale è passata da 38 a 68 gradi e non c’è più margine recupero. Si può solo operare. Sentirsi sbattere la porta in faccia da una nazione che è parte integrante del continente europeo per un problema di salute è stata una mazzata. Sono fuori dalla grazia di Dio: mia figlia si deve operare, ma la sua crescita non è finita. Questi interventi andrebbero fatti a fine crescita. Si opererà a breve al Bambino Gesù”. Una situazione delicata e incresciosa, che ha spinto Luca Ward a fare apertamente denuncia in televisione affinché accadimenti del genere non si ripetano più in futuro.
LUCA WARD: “VIOLATA CARTA EUROPEA DEL MALATO”
Luca Ward, nel suo intervento a “Dritto e Rovescio”, ha sottolineato che “ce l’abbiamo con un sistema che non ha saputo gestire i corridoi sanitari: non ci è stato concesso entrare nell’ospedale di Lione. Noi genitori ci sentiamo dire puntualmente in televisione che questa è una delle tante pandemie e che ce ne saranno altre: questa cosa che è successa a Luna non deve più accadere. La Carta europea del malato parla chiaro: i corridoi sanitari devono restare aperti”. Da genitori, questa emergenza è stata vissuta in maniera complicata: “Se capita a te, capita a te. Quando capita a un figlio, ti senti invece un po’ responsabile, perché l’hai messo al mondo tu e vorresti fare l’impossibile per lui. Tutti i genitori vorrebbero fare l’impossibile, ne abbiamo conosciuti tanti. Io a marzo avrei tentato con la mia macchina di passare, ma intanto dove vuoi andare? Mi avrebbero fermato, me l’ha detto anche l’ortopedico dell’ospedale di Lione. Era mortificato”.