Figlia rapita dal padre in Libia: potrebbe essere brutalmente riassunta così la vicenda della piccola Aisha (nome di fantasia, ndr), cinque anni tra una settimana, la cui madre, la 31enne Federica Federici, non riesce a vederla dal 9 marzo 2022, quando il papà della piccola l’ha portata con sé in Libia, dov’è nato, per farle passare un po’ di tempo con i nonni paterni. Il ritorno sarebbe dovuto avvenire tre settimane dopo, ma l’uomo ha continuato ad accampare scuse per rimandarlo, fino a quando la donna, spazientita, l’ha denunciato ad aprile per sottrazione di minore, pur non riuscendo a capacitarsi del gesto fatto dall’uomo che amava.



Al “Corriere della Sera” la madre della piccola ha confidato: Io mi fidavo di lui, tanto che gli ho pagato anche il viaggio. Erano già andati altre volte in Libia e anche io mi ci ero recata. Nulla faceva presagire questo, nulla. Ci siamo incontrati a Malta nel 2016, io lavoravo in una caffetteria, lui accompagnava la sorella, che è una diplomatica libica. Ci siamo innamorati e, l’anno dopo, ci siamo sposati lì in una moschea. Io mi sono convertita alla religione islamica: l’ho fatto perché ci ho creduto, prima ero una cattolica non praticante”.



“MIA FIGLIA RAPITA DAL PADRE IN LIBIA: DICEVA CHE NON ERO UNA BUONA MUSULMANA”

Insoddisfatto per la mancata individuazione di un posto di lavoro, l’uomo – che oggi “si prende cura” della figlia rapita – era diventato ossessivo sulla religione: “Si lamentava in continuazione – ha chiarito la donna sul ‘Corriere della Sera’ –. Mi faceva sentire non adatta, diceva che non ero una buona musulmana. Alla fine mi sono allontanata da tutto. Non ho visto più gli amici, ho chiuso i miei account sui social media. C’è stato un momento in cui sentivo che la preghiera era diventata più un dovere che altro e gliel’ho confessato. Lui mi ha risposto secco: ‘Allora vuol dire che non sei più musulmana’. Ma non era arrabbiato, sembrava avere accettato la cosa”.



Forse, però, era tutta apparenza, perché subito dopo sua figlia è stata rapita da lui stesso, che è poi fuggito in Libia. Come si legge sul quotidiano, dal 9 ottobre scorso Federica non ha notizie della bambina. Il 27 ottobre il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento di separazione in cui la bambina viene affidata in via esclusiva alla madre, “che prenderà autonomamente le decisioni di maggiore interesse relative all’educazione, all’istruzione e alla salute della stessa”. I giudici, ovviamente, chiedono l’immediato rimpatrio della minore.