Mia Martini fu ritrovata morta nel 1995 nella sua abitazione di Busto Arsizio. Fu una scomparsa improvvisa, avvenuta in circostanze apparentemente misteriose. Il ritrovamento del corpo avvenne qualche giorno dopo il decesso, causato secondo l’autopsia da un arresto cardiocircolatorio. La cantante fu ritrovata sul letto, con le auricolari mentre ascoltava “Luna Rossa”, per prepararsi ai suoi imminenti impegni lavorativi, che l’avrebbero portata al Festival di Napoli, condotto da Mike Bongiorno.



La sorella Loredana Bertè rimase a lungo sotto choc, in quanto aveva ricevuto delle telefonate da Mia Martini a cui non aveva risposto. La vita dell’artista scomparsa è stata macchiata da offese per molto tempo. Secondo le malelingue, infatti, la cantante era una “porta sfortuna”. Un’etichetta che divenne la disgrazia per la Martini, ferita e indebolita dalle tremende voci sul suo conto.



Perché si diceva che Mia Martini portasse sfiga?

Questa diceria nacque al termine di un concerto siciliano. Si trattava di un evento finito in ritardo rispetto alle previsioni; Mia Martini suggerì alla sua band di dormire in albergo e di non fare ritorno a casa in piena notte. Ma i componenti avevano deciso di proseguire il viaggio, che purtroppo finì nel peggiore dei modi. Ci fu infatti un grave incidente che costò la vita ai componenti della band; sui giornali, cominciarono a circolare allusioni inquietanti sulla cantante, con le dicerie della “sfiga” che nel frattempo prendevano sempre più corpo, anche nel mondo dello spettacolo. Altri episodi spiacevoli rafforzarono questa convinzione, come quando nel 1973 l’hotel dove soggiornava Mia Martini prese fuoco.

Leggi anche

Giuseppe Radames Bertè e Maria Salvina Dato, genitori di Loredana Bertè/ Il rapporto difficile col padre