Nel pomeriggio in a “Verissimo” fa il suo ritorno Loredana Bertè, ospite del programma di Silvia Toffanin per presentare la ristampa di un suo vecchio disco e parlare del tema della violenza sulle donne, i riflettori si riaccendono anche sulle sorelle della cantautrice nata a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) 70 anni fa. Un rapporto conflittuale quello tra le figlie di Giuseppe Radames, scomparso nel 2017, e mamma Maria Salvina, morta nel 2003, con la sfortunata Mia di tre anni più grandi di Loredana (1950) al pari di Leda (nata nel 1946) mentre la più piccola è Olivia (1958), protagonista qualche tempo fa di una intervista al vetriolo nei confronti della cantautrice.



Rapporti in alcuni casi logori o comunque ricuciti con grande difficoltà nel tempo per le “quattro piccole donne” di casa Bertè e segnate dalla scomparsa di Mia. Proprio quest’anno cadevano i 25 anni dalla morte di Domenica Rita Adriana, detta Mimì, annunciata in diretta a “Domenica In” da Mara Venier: le cause del decesso, a distanza di anni, non sono mai state chiarite (si parla dei suoi problemi pregressi di salute, ci sono state le illazioni sull’uso di alcune sostanze poi però smentite, e le pesanti parole di Loredana nei confronti del padre che usava volenza contro le figli e in relazione al fatto che sul corpo di Mia vi fossero dei lividi, circostanza su cui non si poté indagare dato che il suo corpo fu cremato troppo presto) ma la musica italiana perdeva una delle voci più inconfondibili e belle di sempre, non solo per l’estensione vocale unica ma anche per il modo di interpretare i brani scritti per lei.



MIA E LEDA BERTE’, SORELLE DI LOREDANA: TRA POLEMICHE E IL RICORDO DI MIMI’

Chi è invece Leda, la maggiore delle sorelle Bertè? Nata nel 1946, come detto amava definire se stessa e le altre alla stregua delle “Piccole Donne” di casa come nel celebre romanzo di Louisa May Alcoott. “Poi siamo cresciute e ognuna è andata per la sua strada” ha raccontato la diretta interessata in alcune interviste anche se l’infanzia, al pari delle altre, fu segnata da quel padre padrone violento: oggi Leda vive a Roma e a differenza di Mia e Loredana -con cui ha ammesso di non avere rapporti da anni- non ha seguito il loro percorso nel mondo dell’arte ma è un’esperta informatica avendo lavorato in passato al CED (Centro Elettronico di Documentazione) della Corte di Cassazione e poi della Corte d’Appello.



Negli ultimi anni si è dedicata ancora di più a tenere vivo il ricordo di Mimì nonostante alcuni dissapori dovuti al vulcanico carattere di Loredana: di lei si sa che si è sposata due volte e ha tre figli, ma è sempre abbottonata sulla propria vita privata e a differenza della sorella non ama molto stare sotto i riflettori. Anche per questo motivo le sue interviste nelle rare apparizioni televisive sono ancora più significative: “Ho sempre cercato di farle capire che sarebbe tornata alla grande, ma era diventata fragile ed è stata messa alla gogna” ha raccontato Leda a proposito del periodo vissuto da Mia prima della morte e delle surreali accuse di ‘portare jella’ rivoltele. “Ha sofferto tantissimo per la cattiveria della gente: io queste persone non le perdonerò mai”.