Anticipazioni “Mia Martini, fammi sentire bella”, oggi 24 febbraio 2022 torna in replica
Questa sera andrà in onda su Raitre il documentario dedicato a Mia Martini, “Mia Martini fammi sentire bella”. Il documentario, realizzato da Giorgio Verdelli, ripercorre la storia di una delle più grandi cantanti italiane del nostro tempo, a distanza di 25 anni dalla sua scomparsa. Tra immagini e interviste di archivio verrà ricordata questa talentuosa artista. A narrare la storia è l’attrice Sonia Bergamasco. Nel film interverranno anche le sorelle Loredana Bertè, Leda e Olivia insieme ai nipoti Luca e Manuela. Tra gli altri si aggiungono i racconti di Caterina Caselli, Dori Ghezzi e gli altri autori che hanno scritto le canzoni per lei. Durante il docufilm è trasmesso l’ultimo concerto di Mia Martini a Portofino nel settembre del 1994 che raccoglie, oltre ai suoi successi più amati, interpretazioni di brani come “Emozioni”, “La vie en rose”, “Ne me quitte pas”.
Nel documentario vedremo anche Mia Martini esibirsi in una versione di “Imagine” tratta dallo Stratos Festival del 1990. Mia Martini rivive, inoltre, nei fotogrammi che la ritraggono al fianco di Charles Aznavour, in quelli in cui è eccezionalmente accompagnata ai cori anche da Fabrizio De André insieme a un giovanissimo Cristiano, e negli oggetti tuttora custoditi dalla famiglia e dagli amici, come il suo pianoforte e il suo cappello preferito.
Loredana Bertè e l’infanzia difficile con Mia Martini
Loredana Bertè ha sempre ricordato in ogni occasione la sorella Mia Martini. In un’intervista a Verissimo, la cantante aveva ammesso di provare ancora un senso di colpa. Loredana si è rimproverata spesso di non essere rimasta accanto a Mia Martini: “Provo una sofferenza continua, mi sento in colpa. Se le fossi stata più vicino magari le cose sarebbero potute andare diversamente. Non mi perdono di non aver usato il telefonino che lei mi aveva dato perché restassimo in contatto”. Loredana aveva anche rivelato che prima di uscire sul palco ad ogni concerto viene sopraffatta dal panico pensando alla sorella Mia Martini: “Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e do tutto, anche se sono terrorizzata e ho gli attacchi di panico prima di uscire. Non respiro, ma penso a lei e poi esco. Dopo aver finito il concerto però, mi sento una persona migliore, sento di aver dato più di quello che potevo. Penso che Mimì oggi sarebbe orgogliosa di me”.
Le due hanno attraversato dei momenti bui a causa di un’infanzia difficile. Il padre infatti era un uomo manesco: “Nella nostra vita non abbiamo mai festeggiato il compleanno, le feste erano bandite, anche il Natale! Per sfuggire alle botte e alle litigate violentissime che c’erano in casa, andavamo al Luna Park: per noi era la cosa più sicura”.