Sono tanti, tra amici, parenti e semplici collaboratori, coloro che hanno voluto rendere omaggio a Mia Martini a 25 anni dalla sua scomparsa. Lo hanno fatto in maniera essenziale, ma eloquente, prendendo parte al docufilm Mia Martini, Fammi sentire bella andato in onda questa sera in replica su Rai3. “Eloquente”, dicevamo: sì, perché tali sono state le testimonianze portate da chi l’ha conosciuta nel corso della trasmissione, contributi ricchi di contenuto nonostante – in certi casi – la pur necessaria brevità. Per esempio, ha detto molto sulla persona di Mia e sulla stima di cui tuttora gode presso il pubblico l’aneddoto di Luca, suo nipote, il quale ha spiegato in poche parole come ci si sente a essere imparentati con un gigante della musica italiana: “Sono una persona riservata, ma quando mi capita di dire ai miei amici chi è mia zia, loro mi guardano sbalorditi. Come se fossi il figlio del Presidente degli Stati Uniti”.



Le sorelle Bertè protagoniste di Mia Martini, Fammi sentire bella

Anche Loredana Bertè, il secondo membro illustre della loro famiglia, ha preso parte al programma, non mancando di svelare alcuni retroscena relativi alla loro vita da ragazze. Presenti con lei Olivia e Leda, le altre due sorelle, che a differenza di Mimì e Loredana hanno vissuto un po’ più nell’ombra. Le uniche ad aver ereditato la passione di mamma Maria Salvina – la musica – sono state appunto le due che oggi conosciamo. Fu proprio la loro madre, in effetti, a spronare Mia a dare il meglio per vincere il suo primo concorso: se non fosse tornata con il trofeo – le disse – avrebbe dovuto rinunciare per sempre al suo sogno. E invece, quel premio, Mimì lo vinse eccome, e allora nessuno potè impedirle di farsi strada e affermarsi come una delle più grandi interpreti della canzone italiana.



Mia Martini, Fammi sentire bella: gli amici ripercorrono la sua scomparsa

Come si conviene a due brave sorelle, Loredana Bertè e Mia Martini non hanno mai litigato. Al massimo, durante la loro giovinezza, hanno bisticciato qualche volta perché la prima sottraeva i vestiti alla seconda, oppure perché Mimì – a detta di Loredana – le regalava le cose, ma poi se ne dimenticava, e così tornava a chiedergliene conto. La narrazione si fa meno spensierata verso la fine, arrivando ad affrontare l’argomento della scomparsa. Loredana non ne parla direttamente: sono altri, il suo manager, i suoi autori, a ripercorrere quei tragici istanti. Difficile accettare l’orrenda ipotesi del suicidio; effettivamente, Mimì fu trovata morta nel pieno dei preparativi per una sua ospitata in tv, mentre ascoltava nelle cuffie la canzone che avrebbe dovuto cantare: Luna rossa. Proprio come la luna, Mia si eclissò inaspettatamente, stupendo quelli che – ancora oggi col naso all’insù – la guardano come un astro mai spento della musica italiana.

Leggi anche

Giuseppe Radames Bertè e Maria Salvina Dato, genitori di Loredana Bertè/ Il rapporto difficile col padre