Il 12 maggio 1995, 26 anni fa, moriva Mia Martini, a 47 anni, da sola nella sua casa di Cardano al Campo. Per anni la cantante ha combattuto terribili maldicenze che hanno gettato ombre sulla sua carriera e l’hanno troppo spesso relegata ai margini. “Sono Mimì, sono di Bagnara Calabra, abbiamo un sole noi che ci fa le radiografie appena nati. Gli odori, i colori della natura nella mia terra sono forti e violenti anche nell’animo umano. Odio essere un idolo, che male ho fatto per essere un idolo? Perché non posso essere una persona normale?”, disse Mia Martini al giornalista Gabriele Bojano, pochi mesi prima di morire. L’ultima apparizione di Mimì, al secolo Domenica Rita Adriana Berté, è stata l’8 aprile 1995 nel programma “Papaveri e papere” che celebrava il Festival di Sanremo. In quell’occasione si esibì con Michele Zarrillo e Giorgia.
Mia Martini: le circostanze misteriose della morte
Quando è morta, Mia Martini aveva molti progetti in cantiere: un disco di canzoni napoletane, un album dedicato alla luna, tributi a Tom Waits e Billie Holiday. Inoltre avrebbe dovuto prendere parte al programma di Canale 5 “Viva Napoli”, condotto da Mike Bongiorno. Negli ultimi giorni della sua vita Mimì stava preparando il brano che avrebbe dovuto cantare in trasmissione. Nel corso della sua ultima telefonata alla sorella Olivia le aveva detto di non preoccuparsi se non avesse risposto al telefono: “Ho sempre le cuffie sulla testa”. E così è stata trovata il 14 maggio 1995 dai pompieri: distesa sul suo letto, in pigiama, con le cuffie del walkman poggiate sulle orecchie e con il braccio proteso verso il telefono. A dare l’allarme era stato il suo manager Nando Sepe, che da giorni non riusciva a mettersi in contatto con lei. La Procura aprì un’inchiesta sulla morte della cantante: il decesso è stato attribuito a un arresto cardiocircolatorio ma le circostanze non sono mai state chiarite del tutto. Si è parlato di un’overdose di cocaina e anche di un possibile suicidio, ma la famiglia ha sempre smentito queste ipotesi.