Mia Martini è stata non solo una grande artista, ma anche una donna intelligente, fragile e sensibile che ha subito sulla propria pelle il peso delle parole. Nel film “Io sono Mia”, viene raccontata la vera storia dell’artista fino al 1989, anno che segna il ritorno di Mia Martini al Festival di Sanremo con la canzone “Almeno tu nell’universo”. Nel film viene così raccontata la vita privata e la carriera dell’artista, dai primi successi fino al ritorno a Sanremo, ponendo l’accento anche sugli anni bui caratterizzati da un’accusa infamante: quella di portare sfortuna. Il film ha raccontato fedelmente la vita dell’artista, ma con l’introduzione di alcuni personaggi inventati, ma ispirati comunque alle persone che hanno lasciato un segno nella vita della cantante. La prima grande differenza tra la vera storia di Mia Martini e quella che viene raccontata nel film riguarda Ivano Fossati che è stato il grande amore della cantante. Nel film, Mimì vive, invece, una storia tormentata, durata quasi dieci anni con il fotografo Andrea, interpretato da Maurizio Lastrico.
MIA MARTINI, LE DIFFERENZE TRA LA SUA VITA E IL FILM IO SONO MIA
Nella vita di Mia Martini, ha avuto un ruolo importante Renato Zero che è stato uno dei suoi più grandi amici. Nel film Io Sono Mia, invece, Renato Zero non c’è. Al suo posto compare Anthony il cui personaggio è stato proprio ispirato all’artista. La storia raccontata dal film parte da un’intervista che Mia Martini rilascia a una giornalista di «Epoca», durante il Sanremo del 1989. In realtà, l’intervista fu rilasciata da Mia Martini al giornalista Paolo Butturini dopo il Festival e fu pubblicata sul settimanale il 5 marzo di quell’anno. L’intervista, dunque, ha rappresentato un elemento narrativo che è servito agli sceneggiatori a dare il via al racconto della grande artista la cui vita è stata ricca di successi, ma anche di momenti difficili. Nonostante alcune differenze, tuttavia, il film è considerato un doveroso omaggio a Mia Martini.