È Mia Martini, Mimì Bertè, la prima cantante omaggiata da Loredana Bertè nel corso della serata-evento dal titolo Non sono una signora. Il racconto della sua vita s’interseca inevitabilmente con quello della sorella Mimì: “L’averla avuta come sorella non mi fa dormire la notte. Purtroppo non le ho detto molte volte ‘ti voglio bene’, anche perché, se gliel’avessi detto, mi avrebbe risposto: ‘Che te serve?’”. E accenna a un’imitazione, con l’espressione corrucciata, ma scherzosa. “L’amavo e lei amava me, però qualche volta litigavamo”, prosegue. Le due erano legatissime a partire dalla data di nascita: tutte e due sono venute al mondo il 20 settembre, lei del ’50 e l’altra del ’47. “Eravamo quasi gemelle”, commenta Loredana, mentre scorrono le foto di loro due da giovani. Dopo la sua morte, racconta, “sono stata tre anni a guardare il soffitto e a piangere. Mi è successo così. Come sorella, mi sono venuti tanti rimorsi. Avrei potuto capirla di più”. (agg. di Rossella Pastore)



Mia Martini nelle parole di Loredana Bertè

Mia Martini e l’omaggio di Loredana Bertè nello spettacolo “A grande richiesta ‘Non sono una signora’” in onda martedì 9 marzo 2021 su Rai1. Un rapporto speciale, ma anche controverso quello vissuto dalle sorelle Bertè che insieme hanno calcato il palcoscenico del Festival di Sanremo nel 1993 con il brano “Stiamo come stiamo”. Ricordando proprio quella kermesse, la Bertè ha detto: “quello è un Sanremo che vorrei cancellare”, spiega, “credo di avere deluso Mimì. Ho dei rimorsi terribili: se non fosse stato per me Mimì lo poteva vincere, quel Festival. Io ho rovinato tutto”. Due anni dopo la tragedia: Mia Martini viene trovata morta e ancora oggi non sono chiari i motivi della sua morte.



“Non riesco a darmi pace per essere partita per un viaggio senza aver salutato Mimì, perché avevamo litigato” – ha detto la Bertè parlando della sorella Mimì. Non solo: soffermandosi nello specifico sulla morte di Mia Martini, la Bertè a Verissimo ha dichiarato: “una cosa non mi perdono, non aver preso il telefonino che mi aveva dato perché non mi si trovava. Io avevo messo il fax, che era di De Andrè, per non essere obbligata a rispondere. Chissà come sarebbero andate le cose se avessi preso il telefonino. Con le è morta una parte di me. Io lo sento che quando sono sul palco, lei è dentro di me. E’ lei che mi dà l’energia per concerti che secondo la gente sono pazzeschi. Penso che Mimì oggi sarebbe orgogliosa di me”.



Loredana Bertè: “Con la morte Mia Martini è morta una parte di me”

Loredana Bertè e Mia Martini: un rapporto che ha vinto la morte. “Provo una sofferenza continua, mi sento in colpa. Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e do tutto” – ha detto la cantante rock de “E la luna bussò” parlando della sorella Mia Martini. Ospite di Verissimo, la Bertè si è soffermata proprio sul rapporto con la sorella rivelando: “io sono sempre stata super gelosa di lei. I primi tempi per lei ero una zavorra, poi lei ha capito e anche io e il nostro rapporto è stato bellissimo”.

La Bertè si è poi soffermata su quel marchio di “portaiella” che alcuni hanno dato alla sorella e che ha segnato la sua vita: “quando una è brava l’unica cosa che puoi dirle è che porta iella per eliminarla. (…) Molti registi noti di cui non farò i nomi non l’hanno più voluta, dicevano ‘magari si incendia il teatro, casca la scenografia’. Andò a Bagnara Calabra, usciva all’alba con i pescatori e cuciva le reti. E’ una sofferenza continua”.