Mia Martini, l’inizio delle calunnie a opera di “Ciccio Piper”

Mia Martini ha avuto una vita molto difficile. Oltre a un’infanzia certamente poco serena a causa di un padre violento, l’altro episodio che ha segnato profondamente ed in negativo la vita di Mimì è stata la diceria sulla sfortuna.

Fu la stessa Mia Martini a chiarire la vicenda in un’intervista a Epoca del 1989: “Tutto è cominciato nel 1970. Allora cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato “Ciccio Piper” perché frequentava il famoso locale romano, mi propose una esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella”.



Il racconto di Biagio Antonacci su Instagram

La diceria che Mia Martini portasse sfiga fu ideata, secondo lei, da “Ciccio Piper”. Questo impresario ce l’aveva con Mia Martini perché lei aveva rifiutato di firmare un contratto che l’avrebbe legata a lui per sempre, in esclusiva. Un imbroglio bello e buono: Mia se ne accorse subito, tuttavia proprio in quel momento iniziò il suo incubo a causa dell’impresario, il quale sfruttò la prima occasione per vendicarsi.



Della diceria ne ha parlato anche Biagio Antonacci con un post su Instagram: “Certe persone mi dissero allora di non lavorare con lei perché portava sfortuna (e furono tanti in quel periodo) ma alla fine la presero sui denti perché il disco vendette moltissimo alla faccia di quelli che oggi non fanno più nemmeno i discografici”. Se qualcuno non dava ascolto a quelle fesserie, di contro, però, molti lo facevano. Così Mia Martini divenne pretesto per ogni evento sfortunato che accadeva in sua presenza: voli in ritardo, incidenti e perfino incendi succedevano per colpa sua. A causa di tali dicerie Mia Martini decise di ritirarsi nel 1983.