Micaela Ramazzotti a Da noi… a ruota libera si racconta, svelando che i personaggi che interpreta hanno un tratto comune. “Sono tutte donne un po’ storte, inapprezzate, sono donne che vivono sempre una condizione subalterna. In qualche modo la donna la vive continuamente. Mi è capitato per caso di interpretare personaggi così all’inizio, poi li ho cercati e si sono appiccati, ma ne sono affezionata. Preferisco portare donne alla ricerca dell’emancipazione rispetto a donne già emancipate”.
L’attrice spiega anche che la recitazione le ha consentito di ottenere un riscatto che ricercava: “Ero una ragazza che aveva voglia di andare a vivere a Roma, vivevo in periferia, in un quartiere che mi stava stretto. Volevo visitare i musei, avendo fatto il liceo artistico, volevo scoprire la mia città. Quando vivi in periferia è come essere in un paesino. Non volevo essere limitata, ma essere libera”, la spiegazione di Micaela Ramazzotti.
Micaela Ramazzotti, da Caravaggio al suo debutto alla regia…
Caravaggio era la passione di Micaela Ramazzotti, che ha avuto modo di lavorare al film di Michele Placido sul celebre pittore. “Questa libertà, questa sensualità, questo erotismo che portava Caravaggio e che c’è nel film di Michele. C’è la carne, ci sono i corpi, il nudo. Non dobbiamo avere paura dei nostri corpi, della libertà, della sensualità e dell’erotismo, fanno parte di noi e della nostra vita. Noi siamo degli animali, non ce lo dobbiamo dimenticare mai”, dichiara l’attrice a Da noi… A ruota libera.
Un vero e proprio kolossal, un film in uscita il 28 dicembre in Francia, mentre ora è nelle sale italiane. “Poi uscirà in 28 Paesi, quindi ci sarà una grande distribuzione”. Lei alla regia ha già debuttato con Felicità: “Uscirà l’anno prossimo, nel 2023. È una parola beffarda nel mio caso, ma allo stesso tempo quando capita la riconosci, arriva quando meno te lo aspetti e dura poco”.