Michael Collins è il protagonista reale del film First Man – Il primo uomo in onda questa sera su Canale 5. Come suggerisce il titolo della pellicola, la sua storia vera è stata irrimediabilmente segnata dalla vicenda dello sbarco sulla Luna, a cui prese parte nel 1969 in qualità di pilota del modulo di comando dell’Apollo 11. Di fatto, l’astronauta non mise mai piede sul suolo lunare: Collins rimase a bordo del veicolo, attendendo che Neil Armstrong e Buzz Aldrin, gli altri due cosmonauti, raccogliessero il materiale necessario all’analisi che sarebbe poi avvenuta sulla Terra. Il pilota è venuto a mancare lo scorso 28 aprile dopo una vita vissuta all’ombra dei più famosi Neil e Buzz. In realtà, Michael è stato una figura essenziale per la buona riuscita della missione, e in molti – tra cui i suoi familiari – lo ricordano per la “grazia e umiltà” con cui ha sempre affrontato le sfide della vita.



Michael Collins, l’astronauta dell’allunaggio che sognava di andare su Marte

“Sono certo che, se tutti potessero vedere la Terra fluttuare appena fuori dalle loro finestre, ogni giorno sarebbe la Giornata della Terra”, aveva scritto Collins in uno dei suoi ultimi tweet, pubblicato proprio in occasione della Giornata della Terra il 22 aprile 2021. “Ci sono poche cose più fragili o più belle della Terra – prosegue –, lavoriamo insieme oggi e tutti i giorni per proteggere la nostra casa”. Sempre su Twitter, il suo collega e amico Buzz Aldrin ha voluto omaggiarlo con queste parole: “Caro Mike, dovunque tu sia andato o sarai, avrai sempre il fuoco per portarci abilmente a nuove altezze e verso il futuro. Ci mancherai, riposa in pace”. Michael Collins è scomparso all’età di 90 anni dopo aver affrontato una lunga battaglia contro il cancro. In tutta la sua vita, ‘Mike’ non ha mai smesso di guardare al cielo e in particolare alla Luna, anche se il suo sogno originario, da bambino, era quello di andare ancora più lontano, addirittura su Marte.



Storia vera di Michael Collins

C’entra anche l’Italia nella storia personale di Michael Collins: l’astronauta, infatti, vide i suoi natali a Roma, città in cui il padre prestava servizio nel 1930 (era un generale dell’esercito americano). Passato anche lui per l’Accademia militare, Collins era in seguito approdato all’Aeronautica come pilota collaudatore. Là, nel 1963, fu scelto dalla Nasa per prendere parte alla missione Gemini 10, che gli permise di diventare il quarto uomo a camminare nello spazio. Nel 1970, senza rimpianti, Mike si tolse definitivamente la tuta di astronauta, grato per aver potuto fare quello che lui definiva “il più bel lavoro del mondo”… e non solo.

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